3 Agosto 2016

I contributi “misti” sono equiparati a quelli in “conto capitale”

di Fabio Landuzzi
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La Corte di Cassazione (sentenza n. 23556 del 18 novembre 2015) ha affrontato la questione del corretto inquadramento fiscale dei contributi cd. “misti”, ossia erogati in attuazione di leggi speciali di sostegno alla imprenditoria ed agli investimenti, ma non direttamente e specificamente correlati alla effettuazione di investimenti in beni strumentali ammortizzabili.

Il caso di specie riguardava un’impresa che aveva ricevuto da un ente pubblico alcuni contributi per la realizzazione di un’azienda turistica; il contribuente, ritenendo che tali contributi fossero riferiti alle spese sostenute per la ristrutturazione di un immobile da adibire ad impresa agricola, li aveva trattati come contributi “in conto investimenti” e li aveva fatti concorrere alla formazione del reddito imponibile secondo un principio di competenza economica e quindi nella stessa proporzione degli ammortamenti annuali.

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