6 Dicembre 2016

Il debitore IVA nelle operazioni soggette a reverse charge “speciale”

di Marco Peirolo
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A seguito degli interventi operati dal D.Lgs. n. 18/2010, che ha ridefinito le regole territoriali delle prestazioni di servizi e le modalità di applicazione dell’imposta per le operazioni effettuate nel territorio dello Stato da soggetti non residenti, non è di immediata comprensione se la disciplina del reverse charge di cui agli articoli 17, commi 5, 6 e 7, e 74, commi 7 e 8, del D.P.R. n. 633/1972 sia applicabile anche quando il destinatario del bene o del servizio sia un soggetto passivo non stabilito e non identificato in Italia o se, invece, prevalgano le diposizioni dell’articolo 17, commi 2 e 3, del medesimo D.P.R. n. 633/1972.

Si tratta, in altri termini, di capire se, per le operazioni soggette al meccanismo di inversione contabile, sia il cessionario o committente che, pur non essendo in possesso di una partita IVA in Italia, deve assolvere l’imposta relativa al bene o servizio acquistato.

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La compilazione della dichiarazione Iva nelle operazioni con l’estero
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