14 Novembre 2014

Sponsorizzazione: antieconomica quindi non inerente?

di Guido MartinelliMattia Cornazzani
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Accade con frequenza di osservare che l‘Amministrazione finanziaria proponga contestazioni in merito alla deducibilità delle spese di sponsorizzazione, sulla base della semplice presunzione di antieconomicità delle stesse. L’ormai consolidato inter argomentativo dell’Ufficio, riproposto in numerosi avvisi di accertamento, parte da una discrezionale valutazione quantitativa delle somme destinate dal contribuente alla sponsorizzazione e, desunta l’antieconomicità dell’operazione alla luce del rapporto tra spese e ricavi, giunge ad escludere la sussistenza del requisito dell’inerenza (art. 109 TUIR).

In particolare pare opportuno sottolineare che, altrettanto spesso, nella parte “motivazioni” dei propri avvisi di accertamento l’amministrazione finanziaria ha cura di precisare che delle suddette operazioni non è affatto contestata l’effettiva esistenza, della quale non v’è dubbio alcuno, bensì la sola relazione tra l’importo costituente la sponsorizzazione e l’esiguità del beneficio a favore dello sponsor, di fatto riducendo il tutto ad una sproporzione algebrica.

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