- Come lavorare di meno (e meglio), delegando e organizzando il lavoro.
- Come concedersi più vacanze simili a micro-pensionamenti.
Il fattore tempo e denaro sono strettamente legati, tuttavia non perché lavorare per più ore significhi guadagnare di più.
Secondo lo scrittore esiste, infatti, una nuova categoria di persone: i nuovi ricchi. Sono coloro che hanno sviluppato una concezione su come guadagnare di più, svincolandosi appunto dal fattore tempo e perseverando l’efficienza anziché l’efficacia.
Gran parte della teoria di Tim risiede proprio nella differenza tra efficacia ed efficienza:
- essere efficace significa sapere cosa fare per raggiungere il proprio obiettivo, lavorativo o personale;
- essere efficiente significa non solo sapere cosa fare, ma farlo impiegando le risorse minime indispensabili e ottimizzando il rendimento.
Gestire le proprie risorse personali ed energie è un giusto mezzo per preservarle e godersi appieno il proprio tempo libero. Quest’ultimo non solo dev’essere coltivato, ma ampliato gradualmente il più possibile e custodito gelosamente.
Ti starai chiedendo se è tutto appannaggio della cultura americana? Forse lo era una volta, ma dobbiamo riconoscere che oggi, in uno schioccare di dita, quello che si pensava essere un miraggio per l’Italia, è diventata una consuetudine produttiva ed apprezzata dai più. Si chiamano lavoro da remoto e smartworking, ed in tempi di Covid ci siamo dovuti reinventare ed attrezzare dalla notte alla mattina.
Chissà, dunque, che leggere un libro come questo, senza pregiudizio e paraocchi, non ci prepari in realtà al piano B che sta dietro l’angolo.
La capacità di stabilire priorità ed emergenze, piuttosto che imparare a delegare, sono presto allenate! Negli svariati esercizi proposti in questo libro, Tim Ferris ci sfida a domandarci più volte al giorno:
- “se questa fosse l’unica attività che porto a termine oggi, sarei soddisfatto?”
- “quest’attività rientra tra quelle prioritarie per raggiungere il mio obiettivo di oggi?”
Queste domande ci aiuteranno a capire se stiamo svolgendo attività realmente utili e se stiamo riempiendo le ore lavorative come bolle d’aria.
Se ancora queste domande non ci avvicinano alla soluzione, possiamo (anzi, dovremmo farlo a prescindere perché è davvero utile) applicare la legge 80/20 di Pareto per distinguere attività utili, clienti che generano margine così come per identificare problemi mangia-tempo e processi ridondanti. I primi rappresentano il 20% delle soluzioni e gli altri l’80% dei problemi.