Arriva gerico … e che fine fa la proroga?
di Giovanni Valcarenghi
Con apposito comunicato stampa di ieri, l’Agenzia delle Entrate avverte che è online la versione definitiva di Gerico 2014, il software per la compilazione degli studi di settore, aggiornata con i correttivi “crisi” (approvati con il Dm del 2 maggio 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio 2014).
Si gioca dunque d’anticipo di qualche giorno rispetto allo scorso anno, quando la versione 1.0.0 del software fu pubblicata il 27 maggio 2013, dopo che era stata resa disponibile una versione “base” senza correttivi alla fine del mese di marzo.
Per comprendere come possa procedere l’operatività degli studi professionali delle prossime settimane, si tratta allora di capire se i tempi tecnici a disposizione consentiranno il rispetto della prima scadenza canonica del 16 giugno 2014.
Lo scorso anno, il DPCM 13 giugno 2013 aveva concesso il differimento massimo consentito, vale a dire di 20 giorni rispetto alla scadenza canonica, rinviando il primo appuntamento con le casse erariali al giorno 8 luglio. L’anticipazione dei tempi sembrerebbe indicare un differente percorso, anche se non ci dobbiamo dimenticare che si tratta, sostanzialmente, di un mese di tempo “nominale”, tenendo conto che le procedure software dovranno essere aggiornate per incorporare le funzionalità della procedura.
Pertanto, in una ottica di concessione di un giusto lasso temporale agli operatori, non si può escludere a priori che si levi, anche quest’anno, la richiesta di giusto slittamento; peraltro, siamo ormai abituati al continuo aggiornamento delle versioni, e la recente memoria ci ricorda lo “scivolone” dello scorso anno quando modifiche del mese di luglio determinarono addirittura cambiamenti radicali nei risultati per taluni soggetti.
Ci auguriamo unicamente che si decida al più presto in un senso oppure nell’altro, in modo che ci si possa regolare di conseguenza.
Venendo al software, Gerico 2014 prevede, per tutti i quadri del modello, una specifica funzionalità che mostra a video i dati rilevanti ai fini dell’analisi discriminante, della stima, della coerenza e della normalità economica. Quindi, utilizzando Gerico, le imprese e i lavoratori autonomi interessati dagli studi di settore possono calcolare la congruità, tenuto conto della normalità economica, la coerenza economica e l’effetto dei correttivi “crisi” per i 205 studi di settore applicabili al periodo d’imposta 2013.
La nuova versione tiene anche conto del DM del 2 maggio scorso che, oltre a dettagliare il concetto di normalità economica, provvede ad approvazione dei correttivi anticrisi, suddivisi nelle seguenti categorie:
- correttivi specifici per la crisi;
- correttivi congiunturali di settore;
- correttivi congiunturali individuali.
Il panorama, dunque, appare sostanzialmente il medesimo e, per conseguenza, riprende forma il solito interrogativo strategico che vale la pena di porsi continuamente: ma è davvero sensata l’applicazione degli studi di settore in periodi caratterizzati da forte crisi?
La risposta dovrebbe essere negativa, posto che si tratta di strumenti statistici elaborati per cogliere i comportamenti normali in periodi altrettanto normali di svolgimento dell’attività; i fatti, invece, indicano esattamente l’opposto.
Non resta dunque che chiudere ed affrettarsi a scaricare il software!