Finanziamenti ripetuti: come compilare il modello?
di Fabio Garrini
Le complicazioni sostanziali che interessano la scelta delle informazioni da indicare all’interno della comunicazione dei finanziamenti da rendere il prossimo 12 dicembre 2013 si uniscono a problematiche più prettamente operative – ma comunque non trascurabili – riguardanti le materiali modalità di compilazione del modello. Infatti, malgrado il provvedimento del 2 agosto scorso abbia approvato lo schema di modello e le relative specifiche tecniche, ad oggi mancano le istruzioni operative, per cui occorre cercare di trovare possibili soluzioni sulla base di quanto al momento a disposizione.
La data del finanziamento
Una delle informazioni da indicare nel modello di comunicazione è la data nella quale è avvenuta l’operazione da monitorare (campo denominato “data del finanziamento e della capitalizzazione”).
Anzi, a ben vedere, per la comunicazione degli apporti i dati richiesti sono davvero ridotti al minimo: generalità del socio finanziatore (o familiare dell’imprenditore), ammontare dell’apporto (distinto tra finanziamento e capitalizzazione, rispettivamente da indicare ai campi BG10 colonna 1 e colonna 2) e, appunto, la data nella quale il socio ha materialmente trasferito i fondi a favore della società (o impresa), dato da indicare nel campo BG3 colonna 1.
L’Agenzia pare quindi attribuire un significato non trascurabile al momento in cui è materialmente avvenuto tale apporto, forse perché utile nella ricostruzione dell’ammontare annuo di investimenti del socio, magari per interpretare in maniera più precisa le movimentazione sul suo conto corrente. Non si deve infatti trascurare il fatto che la comunicazione ha quale specifico obiettivo quello di raccogliere dati per un futuro redditometro che potrà essere proposto nei confronti del socio.
Finanziamenti ripetuti
Ciò posto, non si può nascondere come tale richiesta potrebbe, in alcune situazioni, tradursi in un aggravio di non poco conto per la società chiamata alla compilazione del modello.
Si pensi al caso più semplice, di due distinti apporti oltre soglia effettuati nel corso del 2012 da parte di un socio: questa situazione, in base alle osservazioni proposte sullo schema del provvedimento, comporterebbe la necessità di compilare due comunicazioni o, per meglio dire, due moduli, visto che dallo schema del modello risulta che quella in oggetto sia una comunicazione modulare (quindi un unico frontespizio e più moduli da allegare, uno per ciascuno dei due apporti menzionati nell’esempio).
Non pare però una eventualità tanto remota quella per cui i soci effettuano apporti ripetuti nel corso dell’anno. Si pensi al caso di 4 soci che hanno realizzato un investimento (spesso immobiliare) per il tramite di una società per cui oggi si trovano a dover rifondere un finanziamento bancario e, per dare alla società la provvista necessaria a pagare la rata si mutuo mensile, effettuano mensilmente un apporto di pari ammontare, ripartito per 4. Si tratta di monitorare ben 48 apporti (12 per ciascuno dei 4 soci), quindi compilare 48 moduli.
Situazione poi non così dissimile da quella che interessa una società dove i soci effettuano ripetuti apporti nel corso dell’anno per far fronte alle esigenze di cassa in una situazione di manifesta illiquidità. Anche in questo caso va censito separatamente ciascuno degli apporti?
La risposta, purtroppo, interpretando il dato letterale del provvedimento, dovrebbe essere positiva.
Viene però da chiedersi se non sia possibile una soluzione più “interpretata”, che consenta di indicare cumulativamente gli apporti di ciascun socio effettuati nel corso dell’anno; in fin dei conti, a ben vedere, il dato utile per l’Amministrazione Finanziaria (almeno in prima battuta) è l’ammontare annuo complessivo degli apporti che può costituire un utile strumento per la selezione delle posizioni sulle quali concentrare l’attenzione; al contrario, la data in cui è avvenuto ciascun singolo apporto, pare tutto sommano un dato marginale (perlomeno in fase di selezione delle posizioni) tale da non giustificare un aggravio di questo tipo in relazione agli adempimenti della massa dei contribuenti.
Peraltro, in tal senso depone anche una apertura che venne data per lo spesometro 2010, in relazione al quale venne affermato che le operazioni derivanti da contratti a corrispettivi periodici potevano essere indicate in una riga del tracciato record ponendo come data dell’operazione la data di registrazione dell’ultima operazioni resa o ricevuta nell’anno di riferimento.
Potrebbe essere interessante sfruttare una simile interpretazione anche nella presente comunicazione, assommando in un unico modulo tutti i finanziamenti effettuati da parte del medesimo socio, indicando quale “data del finanziamento o della capitalizzazione” quella relativa all’ultimo apporto (per ciascuna categoria) operato nel corso del periodo d’imposta (2012 nel caso di questa comunicazione).
Si tratterebbe, in alcuni casi, di una interessante semplificazione che oggi, purtroppo, non risulta avallata da nessun passaggio del provvedimento. Non resta che auspicare una interpretazione in tal senso da parte dell’Amministrazione Finanziaria.