Commercialisti e avvocati: consigli sugli esami per certificare la conoscenza dell’inglese
di Stefano MaffeiSpesso commercialisti e avvocati mi chiedono se esistano esami e test specifici – magari riconosciuti internazionalmente – per certificare la propria conoscenza dell’inglese legale e commerciale.
Prima di citarli, mi sento di mettervi in guardia da una convinzione piuttosto diffusa, ossia quella che il miglioramento dell’inglese passi necessariamente dallo studio del general english. Non è così: specialmente in età adulta, purtroppo, migliorare l’inglese ‘generale’ è piuttosto difficile (a meno di avere la possibilità di spendere periodi all’estero), mentre corsi specifici di inglese tecnico consentono di compiere significativi salti di qualità. La ragione è duplice. In primo luogo, i temi professionali appassionano di più (un operatore sanitario può anche avere una pessima pronuncia, ma è importante sappia interagire con il paziente sulle tipiche domande/risposte relative al suo stato di salute). In secondo luogo, le competenze lavorative richiedono spesso semplici modelli (di contratti, e-mail, clausole) che possono poi, se imparati a dovere, essere replicati innumerevoli volte.
Se avete poco tempo, evitate quindi di perderlo con inutili corsi di General English e puntate tutto su corsi di inglese legale e commerciale che vi insegnino, tra le altre cose, a scrivere e-mail eleganti e accurate a clienti e colleghi stranieri, su temi professionali.
L’esercizio migliore resta quello di imparare a descrivere se stessi (formazione, lavoro, e la propria giornata lavorativa tipica), magari attraverso la redazione di un profilo LinkedIn completo in lingua inglese (il che non guasta anche sotto il profilo della online reputation). Questo esercizio, tra l’altro, vi aiuterà anche a presentarvi nel contesto di meeting, conferenze con clienti e colleghi stranieri oppure in occasione di viaggi studio all’estero.
Passando ai certificati, mi limiterò a citarne due di Cambridge, gli unici per cui davvero vale la pena, a mio avviso, di impegnarsi.
Il test specifico per i commercialisti in materia di inglese finanziario è l’ICFE (International Certificate in Financial English) noto anche come Cambridge English: Financial. L’ICFE mira a sostenere le competenze linguistiche necessarie per una carriera nel settore della contabilità e della finanza internazionali. Affronta, tra le altre cose, la terminologia su bilanci, auditing (la revisione contabile) banking e bankruptcy (il diritto fallimentare).
Per avvocati, magistrati e notai il certificato più prestigioso è l’ILEC (International Legal English Certificate) il cui syllabus contiene temi quali employment law (il diritto del lavoro), corporate law, contracts e intellectual property (il diritto industriale).
Mi raccomando: non esitate a scrivermi se siete interessati ai volumi specifici per la preparazione ai test.
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