La Rete: un mare di opportunità e di pericoli nascosti
di TeamSystemÈ palese che Internet e la facilità con cui oggi è possibile condividere informazioni e trovare sempre tutto quello che si cerca, rappresentano delle grandi opportunità per il business e la propri vita personale. Alle Rete però, sono legati anche molti pericoli e spesso l’anello debole della catena siamo proprio noi. Gli esperti di sicurezza usano dire che il punto debole tra web e computer si trova sempre tra la sedia e il monitor.
La ricerca dell’Associazione
Il problema della sicurezza è stato preso in esame dall’Associazione Onlus “ICARO ce l’ha fatta” che, nell’ottica di sensibilizzare giovani, genitori ed educatori sui rischi e le opportunità offerte dalla Rete e dalle nuove tecnologie di comunicazione, ha condotto uno studio. L’associazione ha incontrato e sottoposto un questionario a circa 1920 ragazzi e 850 adulti (genitori ed educatori) nelle provincie di Como, Varese, Monza e Brianza e Milano. Dalle risposte ottenute è stato possibile identificare le aree maggiormente a rischio nell’utilizzo dei computer e della Rete.
Risultati preoccupanti
Il fatto che nella ricerca siano stati coinvolti soprattutto giovani non deve trarci in inganno perché alcuni comportamenti troppo “disinvolti” nell’utilizzo degli strumenti informatici sono comuni a qualunque età e, comunque, avere un adolescente in casa che usa il nostro computer di lavoro, può rappresentare un tallone d’Achille da considerare. Dalla ricerca “è emerso uno scenario preoccupante dal punto di vista della consapevolezza dei ragazzi, ma anche degli adulti, dei reali pericoli della Rete e di come difendere efficacemente la propria privacy” si legge sul sito di Sophos, colosso della sicurezza online che ha sostenuto l’associazione ICARO nella ricerca.
I numeri della ricerca
Sui social network, il 54% dei ragazzi mantiene un profilo pubblico (quindi visibile anche a chi non rientra nella propria cerchia), non avendo impostato alcuna restrizione all’accesso ai propri dati. “8 ragazzi su 100 condividono la propria password con gli amici. Il 31% non ha attivato antivirus sullo smartphone (il 5% sul Pc di casa). Peggio di loro fanno i genitori: il 56% non ha l’antivirus sullo smartphone (l’8% sul Pc)”.
Il gazzettino della sicurezza
Per dare un’idea di quanto siano attivi i cyber criminali nel mondo e quanto sia pericolosa la loro opera volta al furto di dati personali sensibili, Sophos pubblica sul proprio sito una specie di gazzettino. Nel solo mese di agosto ci sono stati due grossi eventi che hanno caratterizzato il mondo della sicurezza informatica.
Il 3 Agosto, 76mila indirizzi email e 4mila password di sviluppatori Mozilla sono stati esposti per un mese a causa di un bug nel software che non è riuscito a proteggerli efficacemente.
Il 26 Agosto, nella Corea del Sud, un attacco ha permesso a una banda di criminali di rubare 220 milioni di account legati a siti di videogiochi e portali per la prenotazione di biglietti online. La polizia ha arrestato 16 persone. Ma i dati rubati, comprendenti anche numeri di carte di credito, utilizzati per accedere a quei servizi, che fine hanno fatto?
Tecniche sempre più raffinate
Curare un computer infettato da un software maligno è un’operazione comunque fatta in ritardo, perché non saremo mai certi dei danni che il software ha causato all’interno del sistema e soprattutto che cosa ha “visto” e rubato. Ultimamente, fra le minacce del web la sta facendo da padrona una categoria di software maligni chiamati ransomware, che si impossessano del computer e lo sbloccano solo dopo che il proprietario ha pagato un riscatto in denaro (cosa che sconsigliamo assolutamente).
Nell’ultimo rapporto sulla sicurezza di Sophos si legge: “Siccome gli utenti sono sempre più consci delle truffe relative a falsi allarmi e fake antivirus, vi sono ora sempre più botnet, (ovvero reti di computer infetti) che inviano ransomware. Gli utenti devono ora affrontare assurde richieste di pagamento per poter ripristinare l’accesso ai propri dati”.
Cosa fare? Evitiamo di far usare il nostro computer a chiunque altro, non facciamo clic su annunci o banner che non ci convincono. Quando il nostro antivirus ci segnala un aggiornamento, non pensiamoci due volte e facciamolo subito, aspettare qualche giorno potrebbe costarci molto caro!