Italiani e Internet, un rapporto complesso
di TeamSystemSì è conclusa a Trieste da pochi giorni State of the Net, la conferenza internazionale sullo stato di Internet. Durante l’evento, al quale hanno partecipato 45 speaker arrivati da tutto il mondo e un pubblico di oltre mille persone, sono stati affrontati tanti temi legati appunto alle Rete e forniti una serie di dati interessanti su come gli italiani la usano.
Cosa fanno gli Italiani sul Web
Uno studio condotto da ixè e presentato durante l’evento ha ipotizzato tre giorni di blackout totale per capire cosa mancherebbe di più ai nostri connazionali che non avessero più accesso alla Rete. L’utilizzo principale di Internet per fare ricerche è stato il primo elemento ad essere preso in considerazione dal 27,9 % degli italiani che hanno partecipato al test, posizionandosi come l’elemento di cui risulterebbe più sentita la mancanza. Al secondo posto è stata, invece, segnalata la posta elettronica. Il 24,3% del pubblico considera le email lo strumento più importante del Web. La possibilità di informarsi attraverso siti, blog e giornali online si piazza al terzo posto con il 12,7% di italiani che considera questo un elemento prezioso.
Sono al quarto posto i servizi di messaggistica rapida come Skype o Whatsapp con il 10,8 % dei voti e solo al quinto posto Facebook. Risulta decisamente basso il valore attribuito a servizi come Internet banking e prenotazioni online di alberghi e viaggi con un piccolo 4,3 %. All’ultimo posto si piazza l’ecommerce con uno 0,2% di voti.
Come interpretare questi dati?
Da questo studio emerge un dato su tutti: per gli Italiani internet rappresenta una fonte di informazione e comunicazione, mentre è ancora bassa la percezione del Web come servizio prezioso in grado di facilitare la vita di tutti i giorni. Ma c’è un ultimo dato a segnalare quanto sia ancora ampio il margine di crescita del Web nel nostro Paese ed è quello rappresentato da un 32,2 % degli intervistati il quale ha dichiarato che non sentirebbe nessuna mancanza se pure Internet non ci fosse. In pratica c’è un terzo della popolazione che sostiene di vivere bene anche senza collegarsi alla Rete. È una fascia di popolazione costituita soprattutto da casalinghe, pensionati, ma anche impiegati, e si concentra soprattutto nella fascia d’età che va dai 45 ai 54 anni.
Internet per fasce di età
A proposito di fasce di età, dalla ricerca sono emersi una serie di dati interessanti anche sui servizi preferiti dagli Italiani. I più giovani (dai 18 ai 29 anni), ma anche gli over 64, sono tra gli internauti più affezionati alla ricerca delle informazioni, mentre l’interesse alla posta elettronica cresce con il passare dell’età e registra un picco soprattutto dai 55 anni in su, così come la lettura delle notizie. L’utilizzo dei sistemi di messaggistica come Whatsapp è preferito dai giovanissimi, mentre Facebook trova un picco non solo nella fascia 18/29 ma anche in quella 55/64, confermando così il dato che segnala, in questa fascia di età, uno spiccato utilizzo della Rete per presentarsi e raccontare di sé.
“La smart life, la vita potenziata dalla Rete, risulta così essere una realtà per tutte le fasce della popolazione italiana declinandosi in diverse forme in base alle età, ma avendo come fattore fondante la ricerca, la condivisione e la pubblicazione di informazioni”. Hanno affermato Beniamino Pagliaro, Sergio Maistrello e Paolo Valdemarin, fondatori di State of the Net.