9 Giugno 2014

La settimana finanziaria

di Direzione Finanza e Prodotti - Banca Esperia S.p.A.
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Wall Street di nuovo ai massimi storici

La settimana appena conclusa ha visto nel Labor Report il principale dato di riferimento, in un periodo nel quale Wall Street fa di nuovo segnare massimi storici, in assenza di particolari news aziendali e con numeri come ADP Index, ISM Index e Jobless Claims sostanzialmente in linea con le aspettative.

S&P +1.06%, Dow +0.82%, Nasdaq +1.1%

L’Asia ha visto di nuovo una settimana positiva, con gli indici che hanno raggiunto il miglior livello degli ultimi sei mesi nonostante una serie di dati sicuramente non univoci in merito alla crescita cinese.

Nikkei +3.04 %, HK +0.53%, Shanghai +0.38%, Sensex +3.95%, ASX -0.52%.

I mercati azionari europei hanno festeggiato con una giornata decisamente dinamica il report che contiene le misure che Draghi intende adottare per sconfiggere la deflazione e promuovere la crescita economica, pubblicate dopo l’annuncio storico della riduzione dei tassi, con il tasso di rifinanziamento per la prima volta in negativo.

MSCI +0.18%, EuroStoxx50 +0.7%, FtseMib +2.04%.

Di nuovo una settimana positiva per tutti i mercati obbligazionari sia in termini governativi sia in termini Corporate. Le mosse di BCE hanno indubbiamente enfatizzato la performance dei periferici, che ha visto lo Spread BTP/Bund tornare ad un livello pari a 140 punti base.

Il movimento del dollaro nelle ultime sedute ha visto, soprattutto dopo l’intervento di Draghi, l’esplosione della volatilità, con il biglietto verde che Giovedì ha raggiunto il livello contro Euro pari a 1.35 per poi tornare ad indebolirsi fino a l livello di 1.3660. La dinamica è poi stata ulteriormente influenzata dalla pubblicazione dei dati relativi al mercato del lavoro, che nella giornata di Venerdì ha prodotto anche una certa fase di “fast Market” con oscillazioni successive di circa mezza figura.

Mercati in Stand-By totale in attesa di Draghi e dei dati sul Mercato del Lavoro

Wall Street, dopo aver fatto segnare la settimana scorsa ulteriori massimi storici, si è di fatto bloccata in attesa di sviluppi, in una settimana che ha visto sia il Meeting di ECB, sia la pubblicazione del Labor Report, che soprattutto dopo gli ultimi interventi di Janet Yellen è utile per dei paralleli sulla diversità del tasso di sviluppo dell’economia tra il primo e il secondo trimestre. Il dato pubblicato in chiusura di settimana ha mostrato un miglioramento delle dinamiche occupazionali, anche se ampliamente nel range delle previsioni e, secondo alcuni analisti, consistente con una crescita economica USA tra il 2 e il 2.5%. E’ comunque un dato che in termini di buste paga ha mostrato per quattro rilevazioni in sequenza un aumento di almeno 200.000 unità.

Anche in Asia la volatilità e i volumi sono stati estremamente contenuti, con gli indici di riferimento che hanno leggermente corretto dai massimi degli ultimi sei mesi. Nessuna news particolare in Cina, dopo i numeri pubblicati da HSBC e Markit, leggermente deludenti, e quelli del dipartimento di Statistica Economica di Pechino, leggermente più possibilisti, che riaccendono la disputa degli operatori in merito alla raggiungibilità del target governativo di Crescita pari al 7.5%. Il Giappone si dimostra piuttosto resistente, nonostante ormai la certezza che il ventilato taglio alla Corporate Tax dovrà essere finanziato attraverso altre imposte e, grazie anche a un rafforzamento del dollaro contro Yen, riesce a mettere a segno undici sessioni utili su dodici. E’ proseguito in settimana il rimbalzo del mercato indiano, mentre la frenata di alcuni metalli industriali ha influito negativamente sull’indice ASX in Australia.

In Europa l’attesa per l’intervento di Draghi a margine del meeting BCE ha di fatto cristallizato i mercati. Non ci sono stati movimenti degni di nota fino a Giovedì pomeriggio, quando – dopo lo storico tasso depositi portati in negativo e la riduzione del benchmark rate a 0.15 dallo 0.25 – le borse hanno cominciato ad accelerare, in attesa dell’intervento che ha poi confermato ulteriori manovre della BCE volte allo stimolo della crescita economica e, soprattutto, al contenimento della minaccia deflattiva. Le modifiche ai tassi erano abbastanza attese, ma gli indici hanno reagito bene all’annuncio di due iniziali nuove LTRO e alla notizia che si sta lavorando a una struttura di acquisti di ABS aventi come sottostante crediti al settore privato. Non sono state fornite date di intervento specifico ma è chiaro che, nonostante ECB sia intenzionata a prendersi tutto il tempo necessario per agire, i grossi calibri sono stati dispiegati e sono pronti a essere impiegati.

Settimana Post Labor Report, quindi con pochi dati rilevanti

La settimana in arrivo, come tutte le settimane che seguono la pubblicazione del report relativo al mercato del lavoro, sarà abbastanza leggera in termini di comunicazioni di carattere Macro, con Retail Sales, Jobless Claims e Michigan Confidence le uniche pubblicazioni di rilievo.

 

 

 

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