Ritornare bambini passeggiando per i Christkindlmarkt
di Chicco Rossi
Il freddo finalmente è arrivato, portando con sé le prime nevicate e allora, prima di iniziare la stagione sciistica, di prassi con il ponte della Madonna, perché non fare una gita fuori porta e andare a visitare gli splendidi Christkindlmarkt che si aprono con l’inizio dell’Avvento? La nostra destinazione non è il vicino Trentino Alto Adige, bensì la nobile Baviera.
Il nostro percorso parte dalla capitale Monaco e prevede un passaggio nella magica Rothenburg ob der Tauber, gioiello medievale di quel Sacro romano Impero sorto con l’incoronazione di Ottone di Sassonia nel 962 d.C., per chiudersi a Norimberga.
Prima tappa di questa trasferta in terra tedesca è la capitale della Baviera, quella Monaco, simbolo del bel calcio e del lusso automobilistico, ma soprattutto patria di quel nettare che si ottiene dalla fermentazione del malto d’orzo e aromatizzato con il luppolo: la birra.
Prima di andare in Marienplatz, sede del mercato locale, non si può non fare una veloce visita alla storica Hofbräuhaus, la birreria per antonomasia di Monaco.
Ma la nostra prima tappa è, come detto, Marienplatz con il suo mercatino natalizio le cui origini risalgono a metà del ‘600. In realtà il vero nome dei mercatini è quello di San Nicola, la cui festa cade il 6 dicembre e che rappresenta, per i paesi nordici, al pari di S. Lucia, un giorno in cui si regalano i giocattoli ai bambini. Lo scenario in cui si dirama questo mercatino è altamente suggestivo, alzando gli occhi al cielo si può vedere lo splendido orologio della chiesa di St. Michael e il suo orologio carillion istoriato. Nel mercatino è possibile acquistare tutto quello ce necessita per un bel presepe fatto con statuite di legno intagliate a mano. Ogni sera alle 17.30 riecheggiano dal balcone del Municipio antiche e moderne melodie natalizie. Ma noi “purtroppo” non possiamo godere di queste melodie perché siamo all’Augustiner.
Non ci si può dimenticare che a Monaco esistono a oggi ancora 6 fabbriche di birra funzionanti e la più antica di esse è l’Augustiner, fondata dai frati agostiniani nel 1328.
Purtroppo il tempo stringe e dobbiamo proseguire, destinazione Rothenburg ob der Tauber gioiello medievale e massimo simbolo del Natale. Durante il tragitto gustiamo un prelibato stollen (se volete divertirvi provate a farlo anche voi). Prima di andare a visitare il mercatino, racchiuso tra il Rathaus (Municipio) e la chiesa di St. Jakob, Chicco Rossi vi consiglia di fare un giro per le mura medievali che cingono la cittadina ove si può scorgere il senso civico delle persone (no solo tedesche). Infatti, la cinta muraria è piena di targhe che ricordano come quel dato pezzo di storia sia stato recuperato e tramandato nei secoli grazie ai contributi di cittadini amanti dell’arte e del bello. Il mercatino dei cavalieri è considerato, probabilmente a ragion veduta, uno dei mercatini di Natale più suggestivi della Baviera. Sembra di tornare indietro nel tempo, basti pensare che, nonostante anche Rothenburg sia capitolata di fronte al capitalismo americano, l’insegna del re dei fast food è rigorosamente in ferro battuto. Ma noi siamo qui per fare acquisti e allora, tra un vin brulé che probabilmente nasconde la non eccellenza del vino teutonico (almeno in qualcosa che non sia il calcio (touché) arrivano dietro a noi!) e sorprendenti fiaccolate notturne, perdendoci tra le strette e tortuose vie ci imbattiamo nel paradiso degli addobbi natalizi: il negozio Käthe Wohlfahrt e come per magia si diventa bambini e non si ha più il controllo economico della situazione. Prima di partire è d’obbligo corroborare il fisico con un currywurst, salsiccia grigliata o bollita e successivamente tagliata a rondelle. Viene condita con una salsa di pomodoro e una spolverata di curry, antipasto di quello che ci aspetta nella nostra ultima tappa: Norimberga.
Norimberga è la capitale della Franconia e città dove si svolse il famoso processo contro i gerarchi nazisti. Nonostante il centro storico abbia subito pensati danni a causa dei bombardamenti della II guerra mondiale (mai come la Firenze del Nord che un giorno racconteremo), è possibile trovare ancora alcuni monumenti di interesse, quali il castello imperiale che costituisce insieme alle mura che cingono la città (risalenti al XIV-XV secolo e dotate di circa 80 torri difensive) una delle fortificazioni architettonicamente più significative del Medioevo. Ovviamente vi sono alcune chiese quali quelle di San Sebaldo, di San Lorenzo e la Frauenkirche, la Chiesa di Nostra Signora, che sorge sulla centrale piazza del mercato, eretta sul luogo di un’antica sinagoga ebraica distrutta dal Pogrom del 1349. Proprio nella piazza del mercato si svolge il mercato natalizio dove è possibile fare gli ultimi acquisti mangiando il bratwurst, la salsiccia di Norimberga, prodotta con carne suina mista a cotenna e pancetta e aromatizzata a seconda dei gusti delle norcinerie con maggiorana, pepe, cerfoglio, cardamomo, zenzero e limone da gustare in mezzo a due fette di pane e con l’aggiunta di crauti e senape e restando a bocca aperta vedendo passare la vecchia diligenza postale, trainata da due cavalli e condotta da un cocchiere e un postiglione in uniformi d’epoca.
Tutto questo è la magia dei mercatini natalizi che riescono a farci tornare bambini.