Riserve di patrimonio: come e cosa indicare in nota integrativa
di Viviana GrippoA seconda della loro origine le riserve possono essere distinte tra riserve di utili o di capitale.
Le riserve di utili si formano a seguito della delibera assembleare di approvazione del bilancio e relativa destinazione del risultato di esercizio.
Le riserve di capitale vengono iscritte in bilancio al momento del verificarsi della sottostante operazione che ne richiede l’iscrizione o direttamente in sede di formazione del bilancio, senza che occorra alcuna deliberazione dell’assemblea.
Il punto 7-bis dell’articolo 2427 cod. civ. prevede, tanto per i bilanci ordinari che per quelli abbreviati, che “le voci di patrimonio netto devono essere analiticamente indicate, con specificazione in appositi prospetti della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi”.
Un esempio di compilazione dei dati richiesti dal codice civile (e anche dall’OIC 28) potrebbe essere il seguente.
Descrizione | Importo | Origine/Natura | Possibilità di utilizzazione | Quota disponibile | Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi – per altre ragioni |
Capitale | 200.000 | Capitale | B | 200.000 | – |
Riserva legale | 40.000 | Utili | B | 40.000 | – |
Riserva per azioni proprie in portafoglio | 1.350.000 | Utili | B | 1.350.000 | 1.350.000 |
Varie altre riserve | 5.652.462 | Utili | A;B;C | 5.652.462 | (1.350.000) |
Totale altre riserve | 5.652.462 | Utili | A;B;C | 5.652.462 | – |
Totale | 7.242.462 | 7.242.462 | – | ||
Quota non distribuibile | 1.590.000 | ||||
Residua quota distribuibile | 5.652.462 |
Origine, possibilità di utilizzo e distribuibilità delle varie altre riserve
Descrizione | Importo | Origine/Natura | Possibilità di utilizzazioni |
Riserva da arrotondamento unità di euro | 1 | Capitale | |
Riserva facoltativa | 5.652.461 | Utili | A;B;C |
Totale | 5.652.462 |
Nella precedente tabella vengono fornite per ciascuna voce le possibilità di utilizzazione come di seguito indicato:
- A: per aumento di capitale
- B: per copertura perdite
- C: per distribuzione ai soci.
È quindi necessario in nota integrativa definire se le riserve appostate in bilancio siano delle riserve di utili o di capitali e chiarire quali sono le possibilità di utilizzo delle stesse.
Al riguardo occorre ricordare che le riserve sono distinguibili tra disponibili ed indisponibili e possono essere destinate:
- ad aumento del capitale sociale,
- a copertura delle perdite,
- alla distribuzione ai soci.
Nello specifico, possono essere utilizzate per l’aumento del capitale sociale tutte le riserve tra le quali:
- la riserva da sovrapprezzo azioni;
- la riserva da conversione obbligazioni;
- la riserva da utili netti su cambi;
- la riserva da deroghe ex comma 4, articolo 2423, codice civile;
- gli utili portati a nuovo.
Sono invece utilizzabili per la copertura delle perdite di esercizio:
- la riserva legale;
- la riserva da sovrapprezzo azioni;
- la riserva da conversione obbligazioni;
- la riserva da utili netti su cambi;
- la riserva da deroghe ex comma 4, articolo 2423 codice civile;
- gli utili portati a nuovo.In merito all’utilizzo delle riserve occorre rispettare l’ordine inverso di vincolo, di conseguenza l’ultima riserva utilizzabile sarà quella legale.
In relazione alla distribuzione ai soci possono essere distribuite:
- la riserva da sovrapprezzo azioni (a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite di 1/5 del capitale sociale);
- la riserva da conversione obbligazioni (a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite di 1/5 del capitale sociale);
- gli utili portati a nuovo.
Restano comunque indisponibili le seguenti riserve:
- riserva da acquisto di azioni proprie;
- riserve delle società cooperative;
- riserve da rivalutazione di partecipazioni.