Collegio sindacale: controlli su sicurezza, ambiente e privacy – parte IV°
di Luca Dal PratoCon il presente contributo si commentano le principali attività – suggerite dal CNDCEC – di controllo in materia di rischi tecnici, come la sicurezza sul lavoro, la tutela dell’ambiente e la privacy, in conformità alle Norme di comportamento numeri 3.1. e 3.2..
Con particolare riferimento ai controlli sulla sicurezza del lavoro (V.6), il CNDCEC suggerisce di individuare, oltre al datore di lavoro, l’esistenza di altri incaricati tra cui i soggetti dotati di deleghe di funzioni, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il medico competente e i lavoratori incaricati per l’attuazione delle misure di prevenzione incendi, evacuazione, salvataggio, primo soccorso e comunque gestione dell’emergenza. Dal punto di vista documentale, è invece opportuno constatare l’intervenuta attività di formazione del personale dipendente nonché l’esistenza del documento di valutazione dei rischi con apposizione di data certa ed eventuali contestazioni. In merito alla sicurezza dei macchinari e attrezzature, i sindaci possono invece verificare che, per quelli realizzati dopo la data di entrata in vigore della Direttiva Macchine (settembre 1996) siano sussistenti targhette di marcatura CE, nonché la dichiarazione CE di conformità, manuale di uso e manutenzione in lingua italiana. Per le attrezzature/macchine realizzate prima della data di entrata in vigore della Direttiva Macchine (settembre 1996), invece, sarà necessario verificare la sussistenza dell’attestazione di conformità ai requisiti di sicurezza dell’Allegato V del D.Lgs. 81/2008, come previsto dall’articolo 72 del citato decreto, nonché manuale di uso e manutenzione in lingua italiana. Sarà infine utile monitorare la presenza di eventuali contenziosi potenziali o in corso.
Spostando l’attenzione sui controlli in materia ambientale (V.7) è opportuno che i sindaci ricevano in primis informazioni in merito all’assoggettamento a normative di riferimento o autorizzazioni. Dal punto di vista del personale è, invece, di interesse verificare la nomina della figura apicale responsabile in materia ambientale, la designazione dei lavoratori incaricati per l’attuazione delle misure di natura normativa/autorizzativa previste dalla normativa di settore (es. responsabile della gestione dei rifiuti, responsabile della manutenzione degli impianti di depurazione, ecc.) e lo svolgimento di attività di formazione. Anche in questo caso sarà utile verificare l’esistenza di eventuali procedimenti di bonifica in corso e di eventuali contestazioni in materia ambientale.
Per quanto riguarda la privacy (V.8) è invece opportuno che i sindaci procedano nella verifica degli adempimenti di cui al D.Lgs. 196/2003. In particolare, sarà necessario verificare se è stata fornita l’informativa nel caso di dati sensibili, se sono state richieste le opportune autorizzazioni e se, in conformità agli articoli 33 – 36 e allegato B del decreto di cui sopra, siano state adottate in materia misure minime di protezione dei dati (password, salvataggio dati, documento programmatico).
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