Start up innovative: modifiche all’atto costitutivo e allo statuto
di Giovanna GrecoLe Start Up innovative costituite on-line con firma digitale potranno modificare il proprio atto costitutivo e statuto utilizzando una procedura semplificata. Lo ha previsto il decreto del Direttore generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica del 4 maggio 2017, emesso in attuazione del decreto MiSE del 28 ottobre 2016 e efficace dal 22 giugno 2017, la cui entrata in vigore è stata differita al fine di consentire alle software house di adeguare i propri programmi alle nuove disposizioni.
Ricordiamo che un’impresa per potersi qualificare come “Start up innovativa” deve possedere una serie di requisiti formali e sostanziali:
- deve assumere la forma della società di capitali. Vale a dire che è possibile costituire una “Start up innovativa” nella forma di Srl, Spa, Sapa, oppure di società cooperativa;
- deve avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
- deve avere la sede principale in Italia oppure in uno Stato Ue o aderente all’accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia;
- deve essere stata costituita da non più di 60 mesi;
- il totale del valore della produzione annua della società, a partire dal secondo anno, non deve essere superiore a 5 milioni di euro;
- non deve distribuire utili per tutta la durata del regime agevolativo;
- non deve nascere da fusione, scissione o da cessione azienda/di ramo di azienda.
Le Start Up innovative in forma di Srl, per modificare l’atto costitutivo e lo statuto, potranno evitare l’intervento del notaio: le modifiche potranno essere effettuate on line con firma digitale, utilizzando la piattaforma di registroimprese.it. Gli atti modificativi dovranno essere trasmessi, completi di numero di registrazione, tramite una pratica di comunicazione unica, all’ufficio del Registro delle imprese competente per territorio, entro 30 giorni dall’assemblea. La modifica sarà immediatamente operativa non appena le firme saranno autenticate dall’ufficio assistenza qualificata alle imprese della Camera di commercio.
A beneficiare del decreto saranno essenzialmente le 444 imprese costituite on line che al 31 marzo 2016 risultavano essere iscritte o in corso di iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese dedicata alle Start Up innovative; ne trarranno altresì vantaggio anche le altre imprese che nel frattempo hanno beneficiato di questa semplificazione.
Tale disposizione perfeziona i dati già indicati esaustivamente dal D.L. 3/2015, con il quale il Governo aveva stabilito che, “al solo fine di facilitare l’avvio di attività imprenditoriale e con l’obiettivo di garantire una più uniforme applicazione delle disposizioni in materia di startup innovative e di incubatori certificati, l’atto costitutivo e le successive modificazioni di startup innovative sono redatti per atto pubblico ossia per atto sottoscritto”.
Pertanto, le Start Up costituite telematicamente hanno a disposizione uno strumento digitale in più: potranno, sempre on-line, apportare modifiche ai loro statuti. Le modifiche si potranno eseguire tramite il portale startup.registroimprese.it. A tal fine occorrerà disporre dello statuto vigente e della firma digitale del Presidente dell’assemblea e di tutti i soci che hanno approvato la modifica. Dopo aver compilato atto e statuto il portale richiede ulteriori informazioni obbligatorie tra cui i recapiti. Nel caso in cui non si dispone dello statuto vigente occorrerà fare la richiesta con i servizi CSN.
Successivamente bisogna attendere di essere contattati dalla Camera di commercio al fine di procedere con la firma digitale dei documenti presso gli Uffici della Camera di commercio. Per procedere dovranno essere presenti il Presidente dell’assemblea e tutti i soci che hanno votato in favore, nel rispetto delle maggioranze previste dalle disposizioni di legge e statutarie. La firma verrà apposta sui nuovi atti, sulla dichiarazione dei requisiti di startup, sul questionario per le verifiche antiriciclaggio, su eventuali altri allegati. Ovviamente la procedura di modifica comporta un esborso economico, infatti, al momento dell’operazione occorrerà versare l’imposta per la registrazione degli atti all’Agenzia delle Entrate (200,00 euro) e l’imposta di bollo (156,00 euro).