Il Fisco individua i primi ISA
di Alessandro BonuzziCon il provvedimento Direttoriale n. 191552 di ieri l’Agenzia delle Entrate ha individuato i primi 70 ISA che dovranno essere elaborati quest’anno e che potranno essere già applicati, a seguito di approvazione con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, a decorrere dal periodo d’imposta 2017.
Gli ISA rimanenti saranno individuati entro il gennaio del 2018 e verranno elaborati nel corso del prossimo anno in modo da completare la sostituzione degli studi settore. Il cambiamento ha ampia portata poiché coinvolge complessivamente circa 4 milioni di operatori economici. Intanto, questa prima tranche riguarda circa 1,4 milioni di contribuenti che operano nel settore:
- del commercio, per i quali saranno elaborati 29 Indici;
- dei servizi, per i quali saranno elaborati 17 Indici;
- della manifattura, per i quali saranno elaborati 15 Indici;
- delle professioni, per i quali saranno elaborati 9 Indici.
Gli operatori maggiormente coinvolti nel cambiamento sono gli intermediari di commercio (168mila), seguiti dagli avvocati (145mila) e dagli installatori di impianti (129mila).
Si ricorda che gli Indici Sintetici di Affidabilità sono stati introdotti nel nostro ordinamento dall’articolo 7-bis del D.L. 193/2016, proprio al fine di superare gli studi di settore e i parametri, passando da una logica “accertativa” a una “premiale”.
Trattasi, in sostanza, di una nuova metodologia statistico-economica che dovrebbe garantire al Fisco di poter valutare il contribuente su una scala di affidabilità fiscale che va da 1 a 10, con contestuale applicazione di indici di anomalia, da 1 a 5. Al punteggio ottenuto sono collegati diversi livelli di premialità. In particolare, per coloro che risultano affidabili è prevista:
- l’esclusione dagli accertamenti di tipo analitico–presuntivo;
- l’applicazione limitata degli accertamenti basati sulla determinazione sintetica del reddito;
- la riduzione dei termini per l’accertamento;
- l’esonero, entro i limiti previsti, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta;
- l’esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi Iva per un importo non superiore a 50mila euro.
I nuovi ISA si distinguono dagli studi settori poiché:
- prevedono la stima di più basi imponibilie non dei soli ricavi. Più precisamente, gli indici stimano il valore aggiunto, e, su questa base, i ricavi/compensi e il reddito;
- le stimesono effettuate tenendo conto dei dati di otto annualità (e non più di una sola annualità), al fine di garantire maggiore efficienza e precisione;
- il nuovo modello di stima, cogliendo l’andamento ciclico, nonrichiede più la necessaria predisposizione dei c.d. “correttivi crisi”.
Infine, è appena il caso di osservare come le disposizioni contenute nel provvedimento di ieri erano state annunciate già lo scorso 10 maggio, in occasione dell’Audizione del Direttore dell’Agenzia presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.