11 Gennaio 2018

Split payment: pubblicato il decreto attuativo

di Lucia Recchioni - Comitato Scientifico Master Breve 365
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È stato pubblicato ieri, 10 gennaio, sul sito internet del Dipartimento delle Finanze, l’atteso decreto di cui all’articolo 3, comma 2, D.L. 148/2017, che recepisce le novità in materia di split payment.

Come noto, in conseguenza delle novità introdotte con il Collegato fiscale, dal 01.01.2018 la disciplina in materia di scissione dei pagamenti trova applicazione, oltre che nei rapporti con le amministrazioni pubbliche, anche nei confronti dei seguenti soggetti:

  • enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, comprese le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona;
  • fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70%;
  • società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, comma 1, n. 2), cod. civ. (esercizio di un’influenza dominante in assemblea), direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dai Ministeri;
  • società controllate direttamente o indirettamente, ai sensi dell’articolo 2359, comma 1, n.1), cod. civ. (maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea), dalle amministrazioni pubbliche o da altri soggetti richiamati (escluse le società quotate);
  • società partecipate, per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, da amministrazioni pubbliche o da altri soggetti richiamati (escluse le società quotate);
  • società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana, con espressa previsione, a differenza della previgente disciplina, che le società in commento devono essere identificate agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto.

Purtuttavia, alla data di entrata in vigore delle anzidette novità, mancava all’appello il previsto decreto attuativo, da emanarsi entro 45 giorni dall’entrata in vigore del D.L. 148/2017 (ovvero il 16.10.2017) e disciplinante le modalità di attuazione delle nuove disposizioni.

I contribuenti pertanto, in questa prima fase di applicazione della novella normativa hanno potuto fare esclusivo affidamento agli elenchi pubblicati lo scorso 18.12.2017 (disponibili qui http://www1.finanze.gov.it/finanze2/split_payment/public/#/#testata) che pure tenevano conto delle novità introdotte con il Collegato fiscale.

Dubbi erano tuttavia sorti con riferimento all’individuazione dei soggetti coinvolti, soprattutto ai fini del corretto riconoscimento delle società partecipate in misura superiore al 70%.

Invero, nell’ambito della previgente normativa, con la circolare AdE 27/E/2017 era stato chiarito che dovevano essere escluse dall’ambito di applicazione dello split payment le società nei confronti delle quali erano detenute solo partecipazioni minoritarie che, sommate, superavano la percentuale del 50%; purtuttavia, la Relazione Tecnica, nell’illustrare le modifiche, aveva specificato che, considerando maggioritaria una partecipazione pari o superiore al 70% del capitale, rientrano ora nel perimetro dei soggetti tenuti ad applicare il meccanismo dello split payment anche le società a partecipazione congiunta da parte di più enti locali, ciascuno proprietario di una quota minoritaria, se la somma delle azioni o quote detenute è maggiore o uguale al 70%.

D’altra parte, la stessa disposizione normativa fa oggi riferimento alla “percentuale complessiva” di partecipazione del capitale.

Il D.M. 09/01/2018 è quindi intervenuto limitandosi a precisare che le nuove disposizioni si applicano alle società partecipate, per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, da amministrazioni pubbliche o da enti e società, che risultano tali alla data del 30 settembre precedente.

Viene infine precisato che, sebbene a regime la pubblicazione degli elenchi sia prevista entro il 20 ottobre di ciascun anno (con effetti a valere per l’anno successivo), solo per l’anno 2017 gli elenchi cui far riferimento sono quelli pubblicati lo scorso 19 dicembre.

Reverse charge e split payment