La settimana finanziaria
di Mediobanca S.p.A.IL PUNTO DELLA SETTIMANA: un nuovo rialzo dell’euro/dollaro
- L’EUR/USD si è apprezzato ulteriormente, complici le attese di un atteggiamento meno espansivo della BCE e di un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti
- Gli indicatori di flusso segnalano un posizionamento lungo estremo
LA SETTIMANA TRASCORSA
Europa: in UK le vendite al dettaglio sono le più deboli dal 2010
Nell’Area Euro, la bilancia commerciale a novembre ha registrato un surplus di € 26.3 mld rispetto all’avanzo di € 23.8 mld dello stesso mese del 2016. La lettura finale del CPI di dicembre si conferma in crescita dello 0.4% m/m e dell’1.4% a/a (+0.9% la componente core). Guardando alle singole economie, in Italia il CPI armonizzato è salito dell’1.0% a/a, in linea con le attese. Rientra nelle stime anche l’analogo dato tedesco, al +0.8% m/m e +1.6% a/a. Infine, a novembre, la produzione industriale italiana è rimasta invariata rispetto a ottobre e ha subito un incremento del 2.2% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio per il mese di dicembre, rafforzano l’immagine della debolezza dei consumi e si attestano al valore più basso da dicembre 2010: le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1,5% m/m e cresciute dell’1,4% a/a, al disotto delle attese che si stimava una crescita del 3% a/a. L’inflazione a dicembre è scesa da 3.1% del mese di novembre a 3.0%, mentre la misura dell’inflazione core è scivolata a 2,5%, il valore più basso degli ultimi cinque mesi.
America: il Beige Book conferma la lettura positive della congiuntura statunitense
Il Beige book, il rapporto pubblicato ogni sei settimane sullo stato di salute dell’economia statunitense, condotto nei 12 distretti in cui opera la Fed, ha riportato che l’economia statunitense ha continuato a espandersi a un ritmo tra il “modesto” e il “moderato” tra dicembre e gennaio. La produzione industriale di dicembre ha sorpreso al rialzo crescendo dello 0,9% m/m, contro aspettative dello 0,5% m/m e in accelerazione rispetto a novembre, in cui la crescita dello 0,2% m/m è stata rivista a -0,1% m/m. Sorprende invece al ribasso la produzione manifatturiera che cresce dello 0,1% m/m, contro aspettative dello 0,3%. Il dato mostra un rallentamento rispetto al trend di novembre in cui la crescita è stata rivista da 0,2% m/m a 0,3% m/m. Sul fronte del mercato del lavoro le richieste iniziali di disoccupazione sono state pari a 220.000 nella settimana del 13 gennaio, al di sotto delle attese degli analisti (250.000). Conseguentemente, la media delle ultime quattro settimane è scesa a 244.500 rispetto ai 250.750 della scorsa settimana. Relativamente al settore delle costruzioni, le aperture di nuovi cantieri si sono attestate a 1.192 mila, al di sotto delle attese (1.275 mila). Le partenze di novembre sono state riviste leggermente superiori a 1.299 mila, che era un massimo di 13 mesi. I permessi di alloggio di 1.302 mila hanno battuto il consenso di 1.293 mila. Anche i permessi di novembre sono stati rivisti leggermente al rialzo a 1.303 mila da 1.298 mila. Confermato dunque il marginale rallentamento per l’attività di costruzione nell’ultimo mese dell’anno, dopo gli aumenti robusti dei mesi precedenti. L’indice di fiducia della Fed di Philadelphia a gennaio è sceso a 22.2, sotto il consenso di 24.9, toccando il minimo da cinque mesi, pur restando entro un intervallo relativamente ristretto negli ultimi otto mesi. Guardando alla sua disaggregazione, l’indice dei nuovi ordini è sceso di 18,1 punti a 10,1, minimo da luglio e l’indice sull’occupazione è sceso di 2,9 punti a 16,8. L’indice dei prezzi pagati, d’altra parte, è aumentato di 5,1 punti a 32,9, e l’indice dei prezzi ricevuti è aumentato di 12,5 punti a 25,1, il livello più alto in un anno.
Asia: PIL cinese apri a 6.8% in T4
La Cina ha pubblicato la stima del PIL per T4 2017, pari a 6,8% a/a, leggermente superiore al consenso che si attendeva una leggera moderazione (6,7%), dovuta alla della stretta del governo sulla leva finanziaria, ai rischi immobiliari e all’inquinamento delle fabbriche, che però non ha avuto un impatto notevole. Conseguentemente, la crescita del 2017 si attesta a 6,9% a/a, in linea con i precedenti commenti del Premier Li Keqiang e ampiamente sopra l’obiettivo di crescita del governo del 6,5%. I dati ad alta frequenza persistentemente sostenuti hanno sfidato le aspettative di una decelerazione più netta durante l’ultimo anno. La produzione industriale è aumentata del 6,2% a/a in dicembre, rispetto al consenso del 6,0% e del 6,1% nel mese precedente. Il settore manifatturiero ha rallentato al 6,5% dal 6,8%, ma è stato superato da una più rapida ri-accelerazione delle utilities. Guardando la scomposizione per prodotto, i prodotti siderurgici sono diminuiti per il quarto mese consecutivo, la produzione di cemento si è ridotta dopo una forte crescita a novembre e il carbone ha rimbalzato dopo il calo del mese precedente. La crescita degli investimenti fissi è rimasta costante al 7,2% in gennaio-dicembre rispetto al consenso del 7,1%. L’attenzione principale rimane sul settore immobiliare, dove la crescita degli investimenti ha rallentato notevolmente al 7,0% dal 7,5%. Gli acquisti di terreni sono stati moderati, sebbene siano rimasti elevati. I dati di vendita hanno continuato a mostrare evidenze di un calo della crescita nominale, nonostante la decelerazione in atto in termini di superficie (in linea con la spinta dei prezzi delle abitazioni – vedi sotto). La crescita delle vendite al dettaglio è diminuita, registrando una crescita del 9,4% a/a in dicembre rispetto al 10,1% previsto e del 10,2% a novembre. In Giappone, gli ordini di macchinari core sono aumentati del 5,7% m/m in novembre, in direzione opposta rispetto alle attese di consenso che si attendevano un calo pari a 1,4%, ma leggermente inferiori al valore del mese precedente (5,0%). Il principale fattore trainante è stato un forte aumento tra i non manifatturieri (servizi elettrici, all’ingrosso/al dettaglio, leasing di beni), mentre gli ordini del settore manifatturiero sono diminuiti (prodotti chimici, petrolio, carbone e ceramica). I risultati estendono una serie di dati macro positivi, rafforzando le aspettative di crescita e aumentando le speculazioni che la BoJ potrebbe uscire dallo stimolo monetario espansivo prima del previsto. Tuttavia, Kuroda ha recentemente ribadito la determinazione della BoJ a mantenere lo stimolo monetario fino a quando non sarà raggiunta l’inflazione pari al 2%.
LA PROSSIMA SETTIMANA: quali dati?
- Europa: settimana dircca di dati nell’Area Euro (stime preliminarei degli indici PMI) e attenzione rivolta alla riunione della BCE. Per le singole economie, in Italia focus sugli ordini industriali, in Germania indici IFO su aspettative e clima commerciale, in Francia fiducia manifatturiera.
- Stati Uniti: in arrivo le stime preliminare degli indici PMI e la spima stima del PIL di T4.
- Asia: settimana povera di eventi macro di rilievo per l’economia cinese, mentre in Giappone saranno disponibili i numeri dell’inflazione e la bilancia commerciale di dicembre, nonché si terrà la riunione di politica monetaria della BoJ.
Il presente documento (il “Documento”) è stato preparato dalla Funzione Investment Advisory di Mediobanca SGR SpA (la “SGR”) a scopo puramente informativo. Il documento non ha carattere di offerta, invito ad offrire, o di messaggio promozionale finalizzato all’acquisto, alla vendita o alla sottoscrizione di strumenti/prodotti finanziari di qualsiasi genere. Inoltre, esso non è inteso a raccomandare o a proporre una strategia di investimento in merito a strumenti finanziari. In particolare il presente Documento non costituisce in alcun modo una raccomandazione personalizzata; lo stesso è stato predisposto senza considerare gli obiettivi di investimento, la situazione finanziaria o le competenze di specifici investitori. Il presente Documento è proprietà di Mediobanca SGR; esso non può essere riprodotto o pubblicato, nemmeno in una sua parte, senza la preventiva autorizzazione scritta della SGR. Le informazioni, opinioni, valutazioni e/o previsioni contenute nel presente Documento (le “Informazioni”) si basano su fonti ritenute autorevoli ed attendibili; tuttavia, la SGR non assume alcuna responsabilità per eventuali errori od omissioni né potrà considerarsi responsabile per le eventuali perdite, danni o conseguenze di qualsivoglia natura (legali, finanziarie o fiscali) che dovessero derivare dal fatto che si sia fatto affidamento su tale Documento. Ciascun investitore dovrà pertanto assumere le proprie decisioni di investimento in modo autonomo, tenuto conto delle sue caratteristiche e dei suoi obiettivi di investimento, e a tale scopo non dovrà basarsi, prioritariamente o esclusivamente, sul presente Documento. I rendimenti passati, eventualmente rappresentati nel Documento, non sono indicativi né garantiscono gli stessi rendimenti per il futuro. Le Informazioni contenute nel presente Documento costituiscono valutazioni aggiornate alla data della sua produzione e potrebbero variare nel tempo, senza necessità di comunicazione da parte della SGR.




con fatturazione mensile
con fatturazione anticipata

