Verifica immediata per la regolarità contributiva
di Alessandro BonuzziA partire dal 9 luglio 2018, sul sito internet dell’Inps, all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, è disponibile per i datori di lavoro il modulo telematico “DPA – Dichiarazione per la fruizione dei benefici normativi e contributivi” che consente la verifica immediata della regolarità contributiva al fine di poter usufruire di un beneficio normativo o contributivo.
Il sistema passa, quindi, da un controllo ex post a un controllo preventivo che dovrebbe evitare ai datori di lavoro di restituire gli importi illegittimamente fruiti, con le relative sanzioni.
La nuova procedura è stata oggetto del messaggio Inps 2648/2018 con cui l’Istituto ha fornito le prime indicazioni sulla novità.
Va in primo luogo ricordato che la L. 296/2006, all’articolo 1, comma 1175, ha stabilito che, a decorrere dal 1° luglio 2007, i benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e di legislazione sociale “sono subordinati al possesso, da parte dei datori di lavoro, del documento unico di regolarità contributiva, fermi restando gli altri obblighi di legge ed il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali”. L’attestazione di regolarità contributiva è stata denominata Durc interno (circolare 51/2008), il quale circoscriveva la verifica sulle singole posizioni aziendali al solo rispetto degli adempimenti contributivi dovuti nei confronti dell’Inps.
In seguito, il D.L. 34/2014 ha avviato il procedimento di formazione del Durc verso un sistema automatizzato a valenza generale (cd. Durc on line). In particolare, è stato stabilito che la verifica della regolarità contributiva nei confronti dell’Inps, dell’Inail e delle Casse Edili deve avvenire con modalità esclusivamente telematiche ed in tempo reale, indicando esclusivamente il codice fiscale del soggetto da verificare.
Nel mese di settembre 2017 si è arrivati all’allineamento dei due sistemi, Durc interno e Durc on line, con il consolidamento di quest’ultimo. Tuttavia, la procedura non consentiva un efficace controllo circa la spettanza delle agevolazioni. Moltissime aziende, infatti, sono state informate ex post della loro irregolarità contributiva con contestuale revoca delle agevolazioni nel frattempo fruite.
Ebbene dallo scorso 9 luglio ciò non dovrebbe più accadere, poiché, come detto, con il DPA (Dichiarazione Preventiva di Agevolazione) la verifica diventa preventiva con la possibilità di conoscere in tempo reale la situazione dell’azienda relativamente alla regolarità contributiva.
Nello specifico, la procedura prevede che l’azienda dichiari, attraverso un modello telematico, la volontà di usufruire delle agevolazioni a partire dal mese in cui ne ha diritto e per tutto il periodo di permanenza del titolo. La trasmissione della Dichiarazione Preventiva di Agevolazione determina l’avvio, in tempo reale, dell’interrogazione della piattaforma Durc On Line. L’esito della verifica di regolarità viene registrato sul sistema DPA e, se positivo, fornisce all’utente la conferma circa la legittimità della fruizione dei benefici ex articolo 1, comma 1175, L. 296/2006. Esso è visibile all’interno dell’applicazione “DiResCo”, in calce al modulo trasmesso.
Il datore di lavoro deve inserire nel modulo da inviare la matricola sulla quale sarà esposto il beneficio soggetto a verifica di regolarità contributiva, poiché consente di risalire al suo codice fiscale, nonché i mesi per i quali lo stesso verrà fruito. L’indicazione del numero di mesi non è un dato vincolante, ma è funzionale all’avvio delle successive verifiche mensili. Il sistema DPA, infatti, in automatico, invia la richiesta di verifica sulla piattaforma Durc On Line ogni mese, per il numero di mesi indicato nell’apposito campo, al fine di registrarne il relativo esito.
Pertanto, il datore di lavoro non deve effettuare la comunicazione per ogni nuovo beneficio che intende utilizzare, poiché la comunicazione, già presente e in corso di validità, determina la verifica della regolarità per l’intero codice fiscale, le matricole ad esso collegate e tutti i benefici che sono subordinati alla verifica di regolarità.
Solo alla scadenza del periodo indicato nel modulo, il datore di lavoro che sta usufruendo o vuole usufruire di ulteriori incentivi dovrà trasmettere un nuovo modulo con i nuovi dati.