29 Dicembre 2018

La riattribuzione delle ritenute negli studi associati

di Viviana Grippo
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Dal prossimo mese di gennaio i soci degli studi associati potranno riattribuire allo studio medesimo le ritenute d’imposta subite affinché questi possa utilizzarle per compensare imposte e contributi.

L’iter per la riattribuzione delle ritenute è ormai noto e si identifica nei seguenti passaggi:

durante il periodo di imposta lo studio associato subisce le ritenute sui compensi che incassa dai propri clienti
alla fine del periodo d’imposta le ritenute sono imputate ai soci sulla base della relativa quota di attribuzione del reddito
nel periodo di imposta successivo il socio inserisce le ritenute nella propria dichiarazione e utilizza la parte necessaria per azzerare le proprie imposte
il socio restituisce quindi allo studio associato l’eventuale eccedenza di imposta non utilizzata
lo studio utilizzerà tale credito per compensare tributi e contributi propri
lo studio associato eroga al socio un importo in denaro esattamente corrispondente alle ritenute ricevute

Si ricorda che una volta restituita l’eccedenza, la stessa non potrà più essere nuovamente attribuita al socio.

Le scritture contabili da eseguirsi seguono l’iter sopra identificato.

Dapprima si rileverà, per ogni singola vendita, la nascita del credito verso l’Erario per la ritenuta subita. Si suppongano onorari per euro 4.000,00, spese ed indennità per euro 100,00, anticipazioni per euro 110,00, cassa per euro 164,00, Iva per euro 916,17 e ritenuta d’acconto per euro 820,00.

La registrazione dell’incasso sarà la seguente:

 

Diversi             a                              Crediti verso Cliente X                                                5.283,76

Banca c/c                                                                                                4.463,76

Ritenute subite su compensi

di lavoro autonomo                                                                                 820,00

Successivamente si provvederà a imputare ai soci le ritenute: supponiamo che a fine anno l’ammontare delle ritenute subite dallo studio ammonti ad euro 240.000,00 e che i soci utilizzino, per le compensazioni delle proprie imposte, euro 130.000,00.

Si rileva l’ammontare delle ritenute che i soci utilizzeranno lasciando quindi allo studio la parte restante.

Diversi             a          Ritenute subite su compensi di lavoro autonomo                              130.000,00

Socio X c/prelevamenti                                                                                   25.000,00

Socio Y c/ prelevamenti                                                                                  50.000,00

Socio Z c/prelevamenti                                                                                    55.000,00

Si procede quindi all’utilizzo dei crediti.

Lo studio utilizza il credito per il versamento delle proprie imposte e contributi; l’uso avverrà fino ad esaurimento del credito residuo pari a euro 90.000,00 (240.000,00-130.000,00).

Diversi             a          Ritenute subite su compensi di lavoro autonomo                           90.000,00

Erario c/ritenute su lavoro dipendente                                                           23.000,00

Erario c/liquidazione Iva                                                                               27.100,00

Inps dipendenti                                                                                             39.900,00

Successivamente al socio andrà liquidata la parte di ritenute lasciate a disposizione dell’associazione.

Occorre ricordare che il trasferimento delle ritenute tra soci e studio associato deve avere data certa ed è quindi soggetto ad esplicito assenso da parte degli associati stessi attraverso l’uso di:

  • lettera raccomandata,
  • scrittura privata autenticata,
  • scritture semplici (non autenticate) registrate presso l’Agenzia,
  • apposizione del timbro postale con assolvimento dei diritti amministrativi,
  • pec.
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