2 Gennaio 2019

Le carte di lavoro del revisore – IV° parte

di Francesco Rizzi
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Nella comune prassi, ciascuna carta di lavoro, al di là del suo contenuto specifico (che dipenderà dall’oggetto di indagine del revisore), contiene i seguenti elementi:

  • il titolo della carta di lavoro (che deve riferirsi al contenuto della carta di lavoro);
  • la numerazione della carta di lavoro, secondo un indice prestabilito;
  • l’indicazione della società assoggettata a revisione;
  • l’indicazione del bilancio a cui si riferisce la revisione;
  • l’indicazione “preparata dal cliente”, nel caso in cui il documento sia stato predisposto dalla società assoggettata a revisione;
  • l’indicazione e la firma di chi ha svolto il lavoro e preparato la carta di lavoro;
  • la data in cui è stata predisposta la carta di lavoro;
  • l’indicazione e la firma di chi ha riesaminato il lavoro e la relativa carta di lavoro;
  • la data in cui è stata riesaminata la carta di lavoro;
  • l’indicazione di eventuali collegamenti con altre carte di lavoro;
  • la descrizione delle attività di revisione svolte e degli aspetti significativi emersi;
  • gli esiti delle procedure;
  • gli elementi probativi acquisiti;
  • le conclusioni

Per ogni incarico di revisione, il revisore deve creare un apposito fascicolo di revisione. Nella prassi detto fascicolo sarà a sua volta articolato in due raggruppamenti di documentazione, a loro volta rappresentativi delle due principali tipologie di carte di lavoro:

  • le carte di lavoro “permanenti” (dette anche “permanent file”) che sono utilizzabili per più di una revisione;
  • le carte di lavoro “correnti” (dette anche “current file”) che sono riferite solamente all’esercizio oggetto di revisione.

I “permanent file” sono tutti quei documenti che includono informazioni della società assoggettata a revisione aventi un utilizzo pluriennale (detti anche “carryforward documents”), quali, ad esempio, lo statuto e l’atto costitutivo, gli eventuali patti parasociali, la visura camerale, i contratti a medio-lungo termine (finanziamenti, mutui, leasing, ecc.), i contratti contenenti impegni pluriennali con clienti, fornitori o con parti correlate, i contratti di lavoro, l’organigramma, i bilanci e le dichiarazioni fiscali dei precedenti esercizi, ecc..

I “current file” sono invece tutti quei documenti e quelle carte di lavoro che fanno esclusivo riferimento all’esercizio oggetto di revisione e che pertanto, avendo un utilizzo corrente, vengono rinnovate ad ogni nuovo esercizio.

A loro volta i “current file” vengono spesso suddivisi in altri due sottogruppi di documentazione e segnatamente:

  • i “general file”, consistenti in tutti quei documenti che hanno una valenza generale, quali il bilancio, il bilancio di verifica e la relazione di revisione. Tale raggruppamento accoglie anche tutte quelle evidenze documentali che non fanno parte dei “permanent file degli “analysis file”(di seguito descritti);
  • gli “analysis file”, consistenti in ogni altra carta di lavoro (tra cui i test riferiti alle singole voci o asserzioni di bilancio), in ogni documentazione analitica delle verifiche svolte (spesso allegata alle carte di lavoro), nelle attestazioni della direzione, nelle cosiddette “lead schedule” (schede in cui per ciascuna voce di bilancio o raggruppamento di voci, vengono riportati i saldi dell’esercizio oggetto di revisione e del precedente, nonché i commenti del revisore su eventuali aspetti significativi emersi e sulle conclusioni raggiunte) e nelle “sublead schedule” (schede ove vengono riportati i dettagli analitici della scomposizione dei saldi indicati nelle lead schedule).

In forma schematica, il sistema di archiviazione delle carte di lavoro può dunque essere rappresentato nel seguente modo:

 

Utili facsimili di carte di lavoro riferiti alle diverse fasi dell’attività di revisione del bilancio (sia in formato Word che Excel), facilmente adattabili alle diverse specificità e dimensioni delle imprese assoggettate a revisione, possono rinvenirsi negli allegati al documento “Approccio metodologico alla revisione legale affidata al collegio sindacale nelle imprese di minori dimensioni” pubblicato dal CNDCEC.

Altrettanto validi facsimili di carte di lavoro utilizzabili nell’ambito della revisione della regolare tenuta della contabilità sociale (anch’essi sia in formato Word che Excel), possono rinvenirsi nel supporto denominato “Documento applicativo del principio di revisione (SA Italia) 250B”, pubblicato dal CNDCEC.

Entrambi i documenti di prassi possono essere scaricati dalla sezione tematica sulla revisione legale presente nell’area istituzionale del sito del CNDCEC.

Per approfondire questioni attinenti all’articolo vi raccomandiamo il seguente corso:

I principi di revisione nazionali