15 Novembre 2019

Transizione 4.0: un nuovo assetto al Piano Impresa 4.0

di Debora Reverberi
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L’annunciata razionalizzazione e stabilizzazione delle agevolazioni fiscali del Piano Nazionale Impresa 4.0 sta prendendo forma.

Il tavolo su “Transizione 4.0” fra Mise e associazioni rappresentanti il tessuto imprenditoriale italiano ha disegnato un nuovo assetto degli incentivi 4.0 con programmazione pluriennale, in grado di supportare le imprese verso una transizione tecnologica che, coerentemente con le linee del D.D.L. di Bilancio 2020, premi anche la sostenibilità ambientale ed estenda la platea delle Pmi beneficiarie.

I dati a consuntivo del Piano Impresa 4.0 sul 2017 hanno rivelato come siano state soprattutto le medie e grandi imprese a godere delle misure fiscali di maggiore appeal: l’iper ammortamento su beni materiali ha agevolato per il 64% imprese di medie e grandi dimensioni, il credito d’imposta R&S ha agevolato per il 63% imprese di medie e grandi dimensioni.

I dati consuntivi sugli ordini di macchine utensili, dal 2015 ai primi nove mesi del 2019, hanno evidenziato un picco nel 2017 con incremento del 46% rispetto al 2015 ed un trend decrescente con un progressivo calo degli ordini, che si è accentuato nei primi nove mesi del 2019 con una diminuzione del 25,7% rispetto al 2015.

Lo schema del D.D.L. di Bilancio 2020 prevede lo stanziamento di risorse finanziarie per un ammontare complessivo di 7 miliardi di euro, destinate alla proroga annuale di iper ammortamento, super ammortamento, formazione 4.0, all’introduzione per gli anni 2020-2022 del credito d’imposta sull’economia circolare e alla prosecuzione per il periodo d’imposta 2020 del credito R&S.

Gli obiettivi della proposta del Mise in tema di “Transizione 4.0”, formulata a parità di risorse stanziate rispetto al D.D.L. di Bilancio 2020, sono essenzialmente i seguenti:

  • sostituire alla proroga annuale degli incentivi 4.0 in Legge di Bilancio una programmazione almeno triennale, che consentirebbe alle imprese una pianificazione gli investimenti di medio termine;
  • ampliare la platea delle imprese potenzialmente beneficiarie, incrementandola potenzialmente del 40% con aumento sensibile del numero di Pmi;
  • rafforzare gli incentivi in tema di competenze, economia circolare, software e sistemi I.T.;
  • ridurre le incertezze applicative semplificando la normativa.

L’obiettivo di incremento della platea di imprese destinatarie degli incentivi 4.0 sarà perseguito attraverso le seguenti modalità:

  • razionalizzazione e semplificazione dell’utilizzo degli strumenti da parte delle imprese mediante conversione dell’iper e del super ammortamento in un credito d’imposta a intensità crescente;
  • anticipazione del momento di fruizione del beneficio dal 1° gennaio dell’anno successivo all’investimento, con ricorso al meccanismo del credito d’imposta;
  • estensione del credito d’imposta R&S agli investimenti in innovazione e design, capisaldi del Made in Italy;
  • ampliamento dell’ambito applicativo oggettivo dell’iper ammortamento su beni immateriali dell’allegato B alla L. 232/2016 (c.d. Legge di Bilancio 2017), eliminando il vincolo di subordinazione all’investimento in un bene materiale rientrante nell’allegato A alla L. 232/2016.

Nello specifico la proposta del Mise sulla “Transizione 4.0” è così articolata, relativamente agli incentivi Iper ammortamento, super ammortamento, credito d’imposta R&S e formazione 4.0:

Iper ammortamento
Trasformazione in credito d’imposta della maggiorazione del costo di acquisizione del bene materiale e immateriale 4.0 ai fini della deduzione delle quote di ammortamento o dei canoni di leasing
Beni materiali allegato A, L. 232/2016
Investimento Aliquota
Fino a 2,5 milioni di euro 40%
Oltre 2,5 milioni di euro

fino a 10 milioni di euro

20%
Beni immateriali stand alone allegato B, L. 232/2016
Investimento Aliquota
Fino a 500.000 euro 15%

Indipendenza dell’iper ammortamento su beni immateriali dell’allegato B dall’investimento in beni materiali dell’allegato A.

Super ammortamento
Trasformazione in credito d’imposta della maggiorazione del costo di acquisizione del bene materiale ai fini della deduzione delle quote di ammortamento o dei canoni di leasing
Beni materiali strumentali nuovi
Investimento Aliquota
Fino a 2 milioni di euro 6%
Credito d’imposta R&S
Ampliamento dell’ambito applicativo oggettivo Estensione agli investimenti in innovazione e agli investimenti in design
Cambiamento del metodo di calcolo Passaggio dal metodo di calcolo incrementale al metodo volumetrico
Intensità dell’agevolazione
Tipologia di investimento Aliquota Limite
R&S 12% 3 milioni di euro
Innovazione 6% 1,5 milioni di euro
Design 6% 1,5 milioni di euro
Periodo di compensazione del credito d’imposta 3 anni
Rilevanza delle spese ammissibili Peso maggiore alle spese del personale rispetto a quelle dei macchinari
Formazione 4.0
Modifica dei requisiti di accesso Eliminazione del vincolo dell’accordo sindacale aziendale o territoriale, che secondo le associazioni rappresenta il principale ostacolo per l’accesso al beneficio fiscale

Le novità fiscali del D.L. 124/2019