Nuova Sabatini rafforzata con la Legge di bilancio 2020
di Debora ReverberiLa Legge di Bilancio 2020 non si limita a dare attuazione al Piano Transizione 4.0 a favore delle imprese, ma prevede la proroga delle misure strategiche del Mise.
L’articolo 1, commi 226–229, L. 160/2019 (c.d. Legge di Bilancio 2020) dispone il rifinanziamento, per complessivi 540 milioni di euro nel periodo 2020-2025, dell’agevolazione Beni strumentali, c.d. “Nuova Sabatini”, messa a disposizione dal Mise con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle Pmi e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
La misura, istituita dall’articolo 2 D.L. 69/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. 98/2013 e successivamente rifinanziata ed estesa, è finalizzata alla concessione alle Pmi di:
- finanziamenti agevolati sugli investimenti volti all’acquisto a titolo di proprietà o all’acquisizione in leasing finanziario di beni nuovi materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo;
- un correlato contributo statale in conto impianti determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti “ordinari” e al 3,575% per gli investimenti in beni 4.0.
Con la L. 232/2016 (c.d. Legge di Bilancio 2017) l’agevolazione è stata estesa, in misura maggiorata e con destinazione di un’apposita riserva, ai seguenti investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il Piano Nazionale Industria 4.0: macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultra larga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
I principali aspetti di rilievo della “Nuova Sabatini” delineata dalla Legge di Bilancio 2020 sono i seguenti:
- il rifinanziamento della misura con destinazione di 105 milioni di euro per l’anno 2020, di 97 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e di 47 milioni di euro per l’anno 2025;
- il mantenimento del meccanismo preferenziale a favore degli investimenti in beni 4.0, nella duplice accezione di destinazione di un’apposita riserva del 30% delle risorse stanziate e della maggiorazione del contributo statale del 30% rispetto al contributo ordinario;
- la maggiorazione del contributo statale dal 30% al 100% per investimenti in beni 4.0 realizzati dalle micro e piccole imprese nel Mezzogiorno, con una riserva complessiva per il periodo 2020-2025 di 60 milioni di euro a valere sulle risorse autorizzate;
- l’estensione del meccanismo preferenziale a favore degli investimenti effettuati dalle Pmi in beni materiali nuovi a uso produttivo e a basso impatto ambientale, con la destinazione di una riserva del 25% delle risorse autorizzate e una maggiorazione del contributo statale del 30% rispetto al contributo ordinario.
La “Nuova Sabatini” offre dunque, da un lato, all’articolo 1, comma 226, L. 160/2019, continuità alla misura di sostegno rafforzata per investimenti in beni 4.0, con un potenziamento del contributo del 100% a favore delle imprese di minori dimensioni (limitatamente alle micro e piccole imprese) che effettuano investimenti in Sud Italia, al fine di rafforzare il sostegno agli investimenti innovativi realizzati dalle imprese delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La disposizione in esame trae origine dai dati a consuntivo del periodo 2014-2018 che evidenziano un’articolazione dell’agevolazione territorialmente concentrata nelle Pmi del Nord Italia a scapito di quelle delle aree del Mezzogiorno, da imputarsi sia ai limiti legati alla scarsa propensione all’innovazione e alla contenuta dimensione aziendale, sia all’applicazione di tassi di interesse bancari significativamente più elevati rispetto a quelli rilevati nelle regioni del Centro-Nord.
La norma primaria non indica il riparto annuale della riserva complessiva di 60 milioni di euro nel periodo 2020-2025; la relazione tecnica alla Legge di Bilancio 2020 fornisce la seguente suddivisione:
- 12 milioni di euro per il 2020;
- 11 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2024;
- 4 milioni di euro per il 2025.
La “Nuova Sabatini”, come modificata dalla Legge di Bilancio 2020, ha inoltre un ambito applicativo oggettivo esteso agli investimenti produttivi ecosostenbili.
L’articolo 1, comma 227, L. 160/2019 dispone infatti la destinazione di una riserva pari al 25% delle risorse stanziate alle Pmi che investano, tramite acquisto a titolo di proprietà o in leasing finanziario, in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Il contributo statale, nel rispetto delle intensità massime previste dalla normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, è in tal caso maggiorato del 30% rispetto al contributo ordinario, dunque è rapportato agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 3,575%.
Ai fini dell’ammissione ai benefici è richiesta dalla fonte primaria una certificazione rilasciata dal fornitore dei beni e dei servizi o da un professionista indipendente, attestante:
- la rispondenza degli investimenti effettuati ai requisiti di ecosostenibilità;
- la quantificazione del relativo impatto.
Le risorse delle riserve inutilizzate alla data del 30.09 di ciascun anno rientrano nella disponibilità complessiva della misura e su tali finanziamenti la garanzia del Fondo di garanzia Pmi è concessa in favore delle micro, piccole e medie imprese a titolo gratuito, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 1, commi 228 e 229, L. 160/2019.
Nella seguente tabella si riepilogano, in funzione delle tipologie di investimento che beneficiano della “Nuova Sabatini”, i contributi statali e le riserve destinate:
Tipologia investimento | Imprese beneficiarie | Tasso annuo di interesse convenzionalmente assunto per il Contributo in c/impianti | Riserva destinata |
Beni materiali o immateriali nuovi a uso produttivo | Micro
Piccole Medie |
2,75% | – |
Beni 4.0 | Micro
Piccole Medie |
3,575% | 30% |
Investimenti nel Sud | Micro
Piccole |
5,5% | 60 milioni di euro:
|
Beni materiali nuovi a basso impatto ambientale | Micro
Piccole Medie |
3,575% | 25% |
Si rammenta che l’articolo 21 D.L. 34/2019 (c.d. Decreto Crescita) ha esteso la disciplina agevolativa di sostegno della cd. “Nuova Sabatini” anche alle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che intendano realizzare un programma di investimento.
Il regolamento demandato al Mise, di concerto col Mef, atto a definire gli aspetti operativi della misura di sostengo alla capitalizzazione, non risulta a oggi ancora adottato.