10 Marzo 2020

Innovation manager: online il secondo elenco di domande finanziabili

di Debora Reverberi
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La scheda di FISCOPRATICO

Nella giornata di ieri, 09.03.2020, il Mise ha pubblicato l’atteso decreto direttoriale che dispone la concessione, previa verifica istruttoria con esito positivo, del voucher innovation manager, introdotto dall’articolo 1, commi 228, 230 e 231, L. 145/2018v (c.d. Legge di Bilancio 2019), a favore delle domande di agevolazione rimaste invase per insufficienza di risorse finanziarie disponibili.

Il provvedimento originario di concessione dell’agevolazione, di cui al decreto direttoriale del 20.12.2019, ha infatti assegnato 50 milioni di euro alle 1.831 imprese elencate nel relativo allegato A: 1.784 domande di agevolazione, elencate nell’allegato B, sono risultate non agevolabili per esaurimento fondi.

La misura in esame è infatti concessa in base ad una procedura a sportello per cui le domande di voucher sono ammesse alla fase istruttoria in base all’ordine cronologico di presentazione, tenuto conto dell’attribuzione delle riserve previste all’articolo 3, decreto direttoriale 25.09.2019.

Il successo riscosso dalla misura fra le Pmi e reti d’imprese ha comportato l’esigenza di integrare la dotazione finanziaria originariamente prevista di ulteriori 46 milioni di euro con decreto ministeriale del 14.01.2020, onde consentire il soddisfacimento di tutte le domande in origine non finanziabili, subordinatamente all’esito positivo delle verifiche istruttorie.

Nell’allegato A al decreto direttorialev del 09.03.2020 è dunque consultabile l’elenco delle domande di agevolazione di cui all’Allegato B al decreto direttoriale 20.12.2019 che risultano finanziabili grazie all’integrazione della dotazione finanziaria originaria del voucher innovation manager.

Il decreto dispone contestualmente la concessione delle agevolazioni per le domande finanziabili le cui verifiche inerenti il possesso dei requisiti di ammissibilità si sono concluse con esito positivo.

Le verifiche effettuate riguardano:

  • la completezza e la regolarità della domanda di agevolazione;
  • il rispetto dei massimali previsti dal regolamento “de minimis tramite consultazione dei dati contenuti sul Registro Nazionale Aiuti di Stato;
  • la conformità della consulenza specialistica proposta con le tipologie ammissibili;
  • il possesso eventuale, da parte della Pmi proponente, del rating di legalità sulla base dell’elenco reso disponibile dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Per le domande ammesse nell’elenco dell’allegato A al decreto direttoriale del 09.03.2020 è riportato:

  • l’importo del voucher concesso;
  • il codice “COR” rilasciato dal Registro Nazionale Aiuti;
  • il codice “CUP”.

Per le istanze a fronte delle quali risulta necessario un approfondimento istruttorio, il Ministero procede all’acquisizione di ulteriori elementi utili alla definizione della valutazione e, solo in caso di esito positivo, alla concessione delle agevolazioni con successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese.

Tali domande sono evidenziate nell’Allegato A al decreto direttoriale del 09.03.2020 con indicazione dell’importo del voucher e apposita dicitura “Approfondimento istruttorio”.

La misura è finalizzata a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale, nonché i processi di innovazione gestionali e organizzativi delle Pmi e delle reti d’imprese attive sul territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, nella forma di voucher concedibile in regime “de minimis ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013v, a favore delle Pmi e reti d’imprese per i due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31.12.2018, con una dotazione complessiva di:

  • 50 milioni di euro per il 2019 e 2020, a cui si aggiunge l’integrazione di 46 milioni di euro;
  • 25 milioni di euro per il 2021.