Piano Transizione 4.0 ed emendamenti al DDL di Bilancio 2022
di Debora ReverberiAlle soglie dell’approvazione della Legge di Bilancio 2022 lo scenario futuro dei crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0 potrebbe acquistare maggiore appeal grazie alle proposte di modifica all’articolo 10 segnalate dai partiti.
Il quadro prospettato dal D.D.L. di Bilancio 2022 è ad oggi caratterizzato da un sensibile depotenziamento delle misure agevolative, nell’esigenza di garantire alle imprese la stabilità degli incentivi lungo un orizzonte temporale di medio-lungo termine.
L’articolo 10 in esame, che fortunatamente non incide sulle vigenti regole applicabili alle prenotazioni entro il 31.12.2021 e agli investimenti da effettuarsi nel 2022, prevede la proroga al periodo d’imposta 2023 e successivi secondo due fondamentali linee direttrici, entrambe limitative della portata dell’agevolazione:
- l’esclusione dalla proroga dei crediti d’imposta per investimenti in beni ordinari materiali e immateriali e del credito d’imposta formazione 4.0;
- la rimodulazione delle aliquote, con generale dimezzamento delle intensità dei crediti d’imposta prorogati.
La proroga contenuta nell’attuale testo del DDL di Bilancio 2022 riguarda dunque solo le seguenti agevolazioni del Piano Transizione 4.0:
- il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, sia materiali, sia immateriali;
- il credito d’imposta per investimenti in attività di R&S, Innovazione Tecnologica, Design e ideazione estetica.
Per quanto riguarda il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali una prima proposta di modifica all’articolo 10, la 10.53, riguarda l’annosa questione della facoltà di cessione del credito a terzi.
L’emendamento 10.53 propone la cessione, in tutto o in parte, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, comprese le banche e gli altri intermediari finanziari, delle seguenti misure agevolative degli investimenti in beni strumentali:
- il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali di cui all’articolo 1, commi 1051-1063 e 1065, L. 178/2020;
- il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno di cui all’articolo 1, commi 98– L. 205/2017;
- il credito d’imposta ZES di cui all’articolo 5, comma 2, D.L. 91/2017.
L’emendamento 10.0.40 invece agisce sul meccanismo delle prenotazioni sia di investimenti in beni materiali e immateriali ordinari, sia 4.0, prolungando la dead line prevista dai commi 1054 e 1056 dell’articolo 1, L. 178/2020 per l’effettuazione degli investimenti validamente prenotati entro il prossimo 31.12: la proposta di modifica al D.D.L. di Bilancio 2022 consentirebbe, qualora approvata, di beneficiare delle più favorevoli aliquote 2021 (10% per beni ordinari e 50%-30%-10% per beni materiali 4.0) anche in caso di perfezionamento dell’investimento prenotato oltre il 30.06.2022 ed entro il 31.12.2022.
Sul fronte invece del credito d’imposta R&S gli emendamenti 10.0.4 e 10.0.5 mirano a rendere nuovamente agevolabili le attività di R&S effettuate da imprese italiane su commessa estera, ovvero le attività commissionate da imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell’Unione europea, negli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo ovvero in Stati compresi nell’elenco di cui al D.M. 04.09.1996, grandi escluse dall’attuale disciplina introdotta nel periodo d’imposta 2020 dalla L. 160/2019.
La vigente disciplina del credito d’imposta R&S&I&D, di cui all’articolo 1, commi 198–207, L. 160/2019, prorogata con modifiche dall’articolo 1, comma 1064, L. 178/2020 e applicabile ai periodi d’imposta 2020-2022, esclude infatti le attività svolte su commessa estera, anche fra parti correlate, con la finalità di agevolare esclusivamente la ricerca nazionale, come peraltro confermato dall’Agenzia delle entrate nella risposta all’interpello n. 187/2021.
La proposta di modifica riconosce un credito d’imposta alle attività, svolte su commessa estera, di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico di cui alle lettere m), q) e j) del punto 15 del paragrafo 1.3 della comunicazione della Commissione (2014/C 198/01) del 27.06.2014, dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31.12.2021 e fino al 31.12.2025.
Nell’attesa di conoscere il testo finale della proroga al 2023 e successivi delle misure del Piano Transizione 4.0 si propone la seguente tavola sinottica riepilogativa di aliquote e massimali, come risultanti dal DDL di Bilancio 2022:
Investimento | Periodo di investimento | Aliquote e investimenti tot. (beni 4.0) o massimali di credito (R&S&I&D) |
Beni materiali 4.0 | Dal 16.11.2020 al 31.12.2021 Fino al 30.06.2022 con prenotazione entro 31.12.2021 |
– 50% fino a 2,5 milioni di euro – 30% oltre 2,5 fino a 10 – 10% oltre 10 fino a 20 |
Dal 01.01.2022 al 31.12.2022 Fino al 30.06.2023 con prenotazione entro 31.12.2022 |
– 40% fino a 2,5 milioni di euro – 20% oltre 2,5 fino a 10 – 10% oltre 10 fino a 20 |
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Dal 01.01.2023 al 31.12.2025 Fino al 30.06.2026 con prenotazione entro 31.12.2025 |
– 20% fino a 2,5 milioni di euro – 10% oltre 2,5 fino a 10 – 5% oltre 10 fino a 20 |
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Beni immateriali 4.0 | Dal 16.11.2020 al 31.12.2023 Fino al 30.06.2024 con prenotazione entro 31.12.2023 |
– 20% fino a 1 milione di euro |
Dal 01.01.2024 al 31.12.2024 Fino al 30.06.2025 con prenotazione entro 31.12.2024 |
– 15% fino a 1 milione di euro | |
Dal 01.01.2025 al 31.12.2025 Fino al 30.06.2026 con prenotazione entro 31.12.2025 |
– 10% fino a 1 milione di euro | |
R&S | Periodi d’imposta 2021-2022 | 20% – massimale 4 milioni di euro Strutture produttive nel Mezzogiorno: – 25% grande impresa – 35% media impresa – 45% piccola impresa |
Periodi d’imposta dal 2023 al 2031 | 10% – massimale 5 milioni di euro | |
IT | Periodi d’imposta dal 2021 al 2023 | 10% – massimale 2 milioni di euro |
Periodi d’imposta 2024-2025 | 5% – massimale 2 milioni di euro | |
Design | Periodi d’imposta dal 2021 al 2023 | 10% – massimale 2 milioni di euro |
Periodi d’imposta 2024-2025 | 5% – massimale 2 milioni di euro | |
IT 4.0 e IT green | Periodi d’imposta 2021-2022 | 15% – massimale 2 milioni di euro |
Periodo d’imposta 2023 | 10% – massimale 4 milioni di euro | |
Periodi d’imposta 2024-2025 | 5% – massimale 4 milioni di euro |