Le meraviglie del centro storico di Savona
di Flavia Cantini - Digital Copywriter e Content Creator freelanceQuando mi è capitato di parlare con conoscenti di altre regioni riguardo Savona, quel capoluogo spesso sconosciuto e “anonimo”, messo in ombra da perle della sua provincia come Alassio, Noli, Varigotti, Finalborgo, tanto per citarne alcune, mi sono sempre sentita dire: Ma cosa c’è da vedere a Savona?
Savona è ancora troppo spesso considerata una “città portuale e industriale”, zona di passaggio per raggiungere la splendida costa del Ponente ma in realtà non è così: vanta un centro storico davvero degno di una visita.
Da local, ecco i miei suggerimenti.
Dinanzi alla Torretta che veglia la Darsena, si apre via Paleocapa, l’arteria principale di Savona fiancheggiata da eleganti portici dove passeggiare senza fretta tra negozi di ogni tipo e piacevoli sorprese che si dispiegano lungo tutto il percorso.
Infatti, basta alzare lo sguardo ai civici 3 e 5 per ritrovarsi ad ammirare il pittoresco Palazzo dei Pavoni, eretto nel 1912, dalla facciata impreziosita da figure floreali e, appunto, bellissimi pavoni nati dall’ingegno di Alessandro Martinengo.
Di sicuro interesse a poche centinaia di metri l’oratorio del Cristo Risorto famoso per le tre casse processionali fulcro della Processione biennale del Venerdì Santo e la settecentesca Chiesa di Sant’Andrea dal campanile con cupola a cipolla, unico caso in Liguria.
All’incrocio con Via Paleocapa ecco poi Corso Italia, altro punto nevralgico della città, con bar e negozi, zona di shopping e di sosta nell’adiacente Piazza Sisto IV dove spiccano il Municipio e l’Oratorio di Nostra Signora di Castello, edificato nel Cinquecento, ricostruito nel Seicento e infine restaurato nell’Ottocento.
Nella raccolta e adiacente Piazza Chabrol tutti gli amanti dell’arte e della pregevole ceramica di Savona e Albisola non potranno rinunciare a una visita alla Pinacoteca Civica con annesso Museo della Ceramica, poli museali vanto della città di cui parlerò in maniera più approfondita nella sezione dedicata.
Un altro dei simboli di Savona, tappa imperdibile durante un soggiorno in città, è il complesso monumentale o fortezza del Priamar edificata però dai Genovesi tra il 1542 e il 1544 durante il loro dominio su questo territorio.
Oggi è polo culturale, museale e turistico, sede privilegiata di manifestazioni, concerti estivi, spettacoli, convegni e invidiabile terrazza panoramica sullo skyline cittadino, la darsena, il blu del mare e il verde delle colline tutt’intorno.
Anche Savona custodisce un duomo con la sua Cappella Sistina, un gioiello rococò luminoso e arioso, impreziosito da motivi vegetali, stucchi policromi, pregevoli dipinti per la maggior parte a opera di Paolo Gerolamo Brusco e una cantoria con il settecentesco organo a canne racchiuso in una cassa lignea finemente decorata e chiusa da portelle dipinte.
La storia della Cappella risale al Quattrocento per volere del pontefice savonese Sisto IV il quale ne commissionò la costruzione presso la Cattedrale dell’Assunta per conservare le spoglie dei genitori.
Sono molti i simboli di Savona che abbiamo visto ma non possono mancare la medievale Torre del Brandale e Via Pia.
La prima, nell’omonima piazzetta di fronte alla Darsena, conserva al suo interno la Campanassa, trecentesca campana i cui rintocchi da sempre accompagnano i momenti e gli eventi più significativi per la città.
La Torre poggia su archivolti gotici che segnano l’ingresso in Via Pia e, quindi, alla suggestiva anima storica e marinara della “vecchia Savona”, un tuffo nel Medioevo tra vicoli e pittoresche piazzette come Piazza della Maddalena.
8 Febbraio 2022 a 8:26
Da savonese di nascita e, in parte, di crescita ho tanto apprezzato la lettura di questa “guida”. Grazie!!