Eco-progettazione: cos’è
di Sabrina Lorenzoni - BioEcologa Green BloggerProgettare un prodotto tenendo conto dei principi dell’economia circolare: questo in estrema sintesi è l’eco-design o eco-progettazione. L’eco-progettazione è una metodologia tecnica che viene applicata nelle fasi di progettazione di un prodotto, di un servizio o di un intero processo produttivo.
È indispensabile se siamo in fase di lancio di un nuovo prodotto o servizio, ma anche se stiamo pensando di dare nuova vita a ciò che abbiamo sul mercato da anni e che vogliamo rinnovare verso la sostenibilità.
A partire dai materiali, dobbiamo tener conto che le risorse della natura non sono illimitate ma in fase di esaurimento. La plastica è un materiale da evitare di immettere in circolo come nuova materia prima: sappiamo che impiega anni a degradarsi e non viene mai riconvertita del tutto. Durante la fase di creazione di un prodotto consumiamo energia elettrica che dobbiamo conteggiare a seconda che derivi da una fonte rinnovabile o non rinnovabile.
Molti processi industriali consumano grandi risorse idriche o immettono fumi inquinanti in atmosfera: tutti elementi da considerare nel progettare all’insegna della sostenibilità.
Una scelta etica ed ecologica può essere fatta quando progettiamo un prodotto o un servizio tenendo conto di:
- conservare le risorse della Terra;
- utilizzare materie prime naturali o di riciclo;
- consumare meno energia possibile e da fonti rinnovabili.
La base di partenza è un buono studio del ciclo di vita del prodotto: LCA, Life Cycle Assessment. È importante che ognuna delle cinque fasi che compongono il ciclo sia all’insegna dei principi della sostenibilità ambientale:
- estrazione delle risorse e lavorazione;
- produzione;
- packaging e trasporto;
- utilizzo;
- smaltimento.
Un esempio pratico può essere la realizzazione di un mobile. Dovrà essere fatto di materiali di riciclo o naturali, con tessuti come lino o canapa. Niente sostanze tossiche, né coloranti: sono questi gli inquinanti più comuni nelle nostre abitazioni.
Durante la lavorazione dobbiamo risparmiare acqua, energia elettrica e combustibili fossili. Il trasporto ha un ruolo significativo e dovrà essere ben pensato, così come gli imballaggi e il packaging.
Il mobile sarà composto da parti diverse, facilmente divisibili, in modo da poter essere smaltito correttamente quando avrà concluso il proprio ciclo vitale. Nella fase di progettazione dovranno essere impiegati materiali che assicurano una lunga durata del prodotto e la possibilità di essere riparato facilmente.
Ma anche l’occhio vuole la sua parte. Si può progettare un prodotto ecologico che sia anche bello? Certo, è possibile. Il design monomaterico, quello che utilizza un solo materiale, è oggi preferito da molti designer in un’ottica di sostenibilità.
Un altro filone molto seguito è quello dei materiali biobased di origine naturale, con colori neutri che richiamano la natura: dall’avorio al verde, al marrone.
Noi siamo i consumatori, noi scegliamo verso quale direzione indirizzare il mercato. Farsi le domande giuste per noi, per la nostra salute e per quella del Pianeta è un buon punto di partenza.
Per approfondire l’argomento, leggi il post collegato e contattami per sapere di più sulla sostenibilità.