Quando il conferimento di azienda non è fiscalmente neutro
di Ennio VialCome noto, l’articolo 176 Tuir prevede che il conferimento di azienda operata tra soggetti che lavorano come imprenditori commerciali risulta fiscalmente neutro.
Peraltro, il comma 2 estende la neutralità anche al caso in cui il conferente o il conferitario sia un soggetto non residente, qualora il conferimento abbia ad oggetto aziende situate nel territorio dello Stato.
La questione può essere sintetizzata in alcune tabelle.
Tabella 1) | ||||
CONFERENTE | AZIENDA | CONFERITARIO | NEUTRALITÀ FISCALE | RIFERIMENTO |
Italia | Italia | Ue requisiti | Si | Articolo 179, comma 2, Tuir |
Italia | Italia | Ue senza requisiti | Si | Articolo 176, comma 2, Tuir |
Ue requisiti | Italia | Ue requisiti | SI | Articolo 179, comma 2, Tuir |
Ue (no req.) | Italia | Italia | SI | Articolo 176, comma 2, Tuir |
Nella tabella n. 1 proponiamo il caso in cui il conferente o il conferitario siano residenti in Italia o in un Paese Ue.
Si fa riferimento anche al soddisfacimento di requisiti previsti dalla Direttiva che, tuttavia, essendo ininfluenti ai fini della nostra analisi, non sono oggetto di approfondimento.
L’elemento comune è rappresentato dal fatto che l’azienda, essendo collocata in Italia, rende il conferimento fiscalmente neutro.
Questo principio vale anche nel caso in cui uno dei due soggetti coinvolti sia extracomunitario: si veda la tabella successiva n. 2.
Tabella 2) | ||||
CONFERENTE | AZIENDA | CONFERITARIO | NEUTRALITÀ | RIFERIMENTO |
Italia | Italia | Extra Ue | Si | Articolo 176, comma 2, Tuir |
Extra ue | Italia | Italia | Si | Articolo 176, comma 2, Tuir |
Extra ue | Italia | Extra Ue | Si | Articolo 176, comma 2, Tuir |
Il discorso, tuttavia, cambia se l’azienda è collocata in un Paese estero. Si veda, al riguardo, la tabella n. 3.
Tabella 3) | ||||
CONFERENTE | AZIENDA | CONFERITARIO | NEUTRALITÀ | RIFERIMENTO |
Italia | Ue | Italia | Si | Articolo 176, comma 1, Tuir |
Italia | Extra Ue | Italia | Si | Articolo 176, comma 1, Tuir |
Italia | Ue | Ue requisiti | No | Articolo 179, comma 5, Tuir, con riconoscimento di notional tax credit |
Italia | Ue | Ue no requisiti | No | Articolo 9, comma 5, Tuir |
Italia | Ue | Extra Ue | No | Articolo 9, comma 5, Tuir |
Italia | Extra Ue | Ue requisiti | No | Articolo 9, comma 5, Tuir |
Italia | Extra Ue | Ue no requisiti | No | Articolo 9, comma 5, Tuir |
Italia | Extra Ue | Extra Ue | No | Articolo 9, comma 5, Tuir |
Estero | Estero | Italia | Nessun presupposto imponibile | |
Estero | Estero | Estero | Nessun presupposto imponibile |
Come si evince dalla tabella n. 3, il fatto che l’azienda sia situata all’estero rende generalmente realizzativa l’operazione.
Ad esempio, si pensi al caso in cui un soggetto residente in Italia conferisca una azienda situata all’estero in un soggetto estero.
È evidente che l’azienda esce in questo caso dalla sfera impositiva in Italia. Prima del conferimento, infatti, la stessa era trattata come una stabile organizzazione in Italia e quindi la sua contabilità confluiva in quella della casa madre italiana. A seguito del conferimento, tuttavia, tale circostanza viene meno.
Affinché la stabile organizzazione estera non fuoriesca dal regime impositivo italiano, infatti, è necessario che il conferitario sia collocata in Italia.