Coniuge convivente comodatario e detrazione superbonus
di Euroconference Centro Studi TributariUn contribuente è proprietario di un’abitazione composta da 2 unità funzionalmente non indipendenti.
Nel mese di giugno 2022 ha depositato in comune la CILAS al fine di iniziare i lavori finalizzati al risparmio energetico sull’intero edificio e, in particolare, il cappotto sulle parti comuni, i serramenti delle singole unità e il fotovoltaico con accumulo a beneficio di uno solo dei due appartamenti.
I lavori verranno effettuati dal contribuente sull’appartamento al piano terra di cui è nudo proprietario (la mamma usufruttuaria) mentre invece le spese dell’appartamento al piano superiore verranno sostenute dalla moglie del contribuente, ivi residente. Per giustificarne il sostenimento, prima del deposito della CILAS, è stato sottoscritto anche un contratto di comodato gratuito di utilizzo dell’appartamento superiore regolarmente registrato all’Agenzia delle entrate.
Di fatto però i lavori nel 2022 non sono iniziati, ma sono stati effettuati tutti gli studi preliminari dei tecnici. Trattandosi non di abitazione unifamiliare, non è stata fatta la comunicazione relativa al 30% dei lavori entro settembre 2022.
Vista la recente chiusura sulla cessione dei crediti e la riduzione della percentuale detraibile, il contribuente e la moglie hanno deciso di andare avanti comunque con i lavori per i quali è stata depositata la CILAS, portando in detrazione parte della spesa fino a capienza delle proprie imposte e cedendo la restante parte del credito alla società di cui il contribuente è socio.
Ciò premesso, si pongono i seguenti quesiti.
Tenuto conto che la CILAS è stata depositata il mese di giugno 2022 e i lavori riguardano una abitazione funzionalmente non indipendente, il contribuente può beneficiare della percentuale massima di detrazione del 110% in luogo di quella del 90%?
Ha rilevanza il fatto che i lavori di fatto non siano materialmente iniziati o è sufficiente la presentazione della CILAS?
Il coniuge convivente, nonché comodatario, può liberamente portare in detrazione le spese da egli sostenute in virtù della CILAS presentata nel 2022 dalla quale risulta anche il suo nome?
La cessione del credito dal contribuente alla società di cui è socio (si tratta di una Snc) può essere oggetto di contestazione da parte dell’Agenzia delle entrate?
E’ necessario/indispensabile che il credito venga pagato in un’unica soluzione al momento della cessione alla Snc, oppure in accordo tra le parti è possibile il pagamento dilazionato nelle 4 annualità previste per la compensazione?