Servizi in locali esterni distaccati dalla farmacia
di Alessandro BonuzziAlla luce del recente orientamento assunto dal Consiglio di Stato (sentenza n. 2900/2022 e sentenza n. 2913/2022) sull’utilizzo di locali esterni alla farmacia per lo svolgimento dei servizi normativamente consentiti, nonché della crescente rilevanza degli stessi in farmacia, diverse regioni si sono sentite in dovere di fornire i propri indirizzi ufficiali sul tema.
In tal senso, solo pochi giorni fa, la Regione Veneto ha pubblicato la delibera n. 69 del 29.1.2024, recante “indirizzi per l’utilizzo, da parte delle Farmacie di comunità della Regione del Veneto, di locali, anche esterni alle stesse, per l’erogazione dei servizi sanitari rientranti nella c.d. Farmacia dei servizi”.
Sostanzialmente, con un’importante apertura rispetto al passato, talune Regioni stanno ufficializzando la possibilità per le farmacie, le cui sedi sono certamente idonee allo svolgimento dell’attività tradizionale di dispensazione dei farmaci e degli altri beni, ma spesso meno compatibili in termini di spazi con l’effettuazione dei servizi, la facoltà di utilizzo di locali distaccati dai locali della farmacia per lo svolgimento delle prestazioni.
Nell’ambito del settore della farmacia si tratta davvero di una rivoluzione da accogliere più che positivamente, atteso che viene incontro alle esigenze concrete-operative di moltissimi titolari privati di farmacia, in coerenza con la necessità di sviluppare la “Farmacia dei servizi”.
Con ciò, quindi, la farmacia che svolge la propria attività in locali con spazi limitati, magari priva della possibilità oggettiva di spostarsi in un altro immobile per mancanza di alternative praticabili, può sviluppare il ramo dei servizi erogabili in locali esterni ai locali “principali”, accogliendo le esigenze e necessità della popolazione residente nelle vicinanze; infatti, è di questo che principalmente si tratta: fornire un servizio sanitario di prossimità efficiente ai cittadini, specialmente alle persone che hanno difficoltà negli spostamenti.
Entrando nel concreto, ad esempio, con la delibera n. 69/2024, la Regione Veneto ha fornito i seguenti indirizzi principali:
- se la farmacia non dispone di locali adeguati, essa può utilizzare locali esterni distaccati esclusivamente per lo svolgimento dei servizi sanitari rientranti nella “Farmacia dei servizi” per i quali è consentito l’accesso al pubblico;
- i locali esterni distaccati devono ricadere nell’ambito della sede farmaceutica di pertinenza della farmacia, prevista dalla cosiddetta pianta organica;
- la dispensazione dei farmaci, parafarmaci o di ogni altro prodotto, la richiesta e la consegna di preparazioni galeniche, nonché la raccolta e spedizione delle ricette con prescrizioni farmaceutiche, possono essere svolte esclusivamente presso i locali principali della farmacia;
- il ricorso a locali distaccati dalla farmacia costituisce un ampiamento della farmacia stessa; pertanto, esso deve essere autorizzato con apposito provvedimento dell’azienda sanitaria territorialmente competente, previa presentazione di una domanda ad hoc da parte del titolare della sede farmaceutica interessata. L’azienda sanitaria, verificata l’idoneità dei locali, adotta il provvedimento autorizzativo preferibilmente entro 60 giorni dal ricevimento della domanda e comunque non oltre i 120 giorni successivi;
- i locali distaccati – con accesso al pubblico – non possono essere dotati della croce verde e della denominazione “Farmacia”, che restano prerogativa esclusiva dei locali principali della farmacia. I locali distaccati devono, invece, essere dotati di un’insegna o di un cartellone che dia evidenza al cittadino della farmacia a cui si riferiscono e dell’elenco dei servizi ivi erogati;
- i locali distaccati devono garantire, sostanzialmente, la privacy dell’utente, spazi di manovra adeguati, un agevole passaggio, nonché assicurare materiale sanitario periodicamente controllato nelle scadenze e nelle funzionalità.
La strada, quindi, è tracciata; va ora percorsa nell’ottica di sempre più implementare i servizi fruibili in farmacia e nel maggior numero possibile di farmacie a vantaggio della prossimità.