Contabilizzazione dell’assegnazione di un bene di valore pari o inferiore al valore netto
di Laura MazzolaCon l’articolo precedente, intitolato “Contabilizzazione dell’assegnazione di un bene di valore superiore al valore netto”, si è approfondito come procedere alla contabilizzazione, con 3 diverse opzioni, nell’ipotesi di assegnazione di un bene con valore superiore al valore netto contabile.
Vediamo, in questo contributo, per completezza, come procedere alla contabilizzazione dell’assegnazione di un bene di valore pari o inferiore al suo valore netto contabile.
Nella prima ipotesi, ossia di assegnazione di un bene di valore pari al valore netto, l’operazione comporta una riduzione del patrimonio netto o una distribuzione di utile, in contropartita alla diminuzione dell’attivo di stato patrimoniale.
Si ipotizzi che al socio Rossi Marco sia assegnato un immobile con costo storico pari a 100.000 euro, fondo ammortamento pari a 5.000 euro e valore normale pari a 95.000 euro.
La società presenta riserve per 200.000 euro.
Le scritture contabili sono le seguenti.
Riserve | a | Diversi | 190.000 euro |
Distribuzione delle riserve | |||
a | Socio Rossi Marco c/dividendo | 95.000 euro | |
a | Socio Verdi Antonio c/dividendo | 95.000 euro |
Come si evince dalla scrittura contabile, il socio Rossi Marco, assegnatario dell’immobile, vanta un credito nei confronti della società pari a 95.000 euro, ossia il valore contabile netto dell’immobile.
Fondo ammortamento immobile | a | Immobile | 5.000 euro |
Chiusura del fondo ammortamento dell’immobile |
Socio Rossi Marco c/dividendo | a | Immobile | 95.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Rossi Marco |
Socio Verdi Antonio c/dividendo | a | Banca c/c | 95.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Verdi Antonio |
Nella seconda ipotesi, ossia di assegnazione di un bene di valore inferiore al valore netto, l’operazione comporta la rilevazione di una minusvalenza a conto economico.
Si ipotizzi che al socio Rossi Marco sia assegnato un immobile con costo storico pari a 100.000 euro, fondo ammortamento pari a 4.000 euro e valore normale pari a 95.000 euro.
Le scritture contabili sono le seguenti.
Riserve | a | Diversi | 190.000 euro |
Distribuzione delle riserve | |||
a | Socio Rossi Marco c/dividendo | 95.000 euro | |
a | Socio Verdi Antonio c/dividendo | 95.000 euro |
Come si evince dalla scrittura contabile, il socio Rossi Marco, assegnatario dell’immobile, vanta un credito nei confronti della società pari a 95.000 euro, ossia il valore contabile netto dell’immobile.
Fondo ammortamento immobile | a | Immobile | 4.000 euro |
Chiusura del fondo ammortamento dell’immobile |
Diversi | a | Immobile | 96.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Rossi Marco e rilevazione della minusvalenza | |||
Socio Rossi Marco c/dividendo | 95.000 euro | ||
Minusvalenza | 1.000 euro |
Socio Verdi Antonio c/dividendo | a | Banca c/c | 95.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Verdi Antonio |
Si evidenzia che, qualora sussistano indicatori di perdita durevole di valore del bene immobilizzato, la società dovrebbe procedere, come indicato nel Principio OIC 16, alla svalutazione del bene stesso.