17 Dicembre 2024

Intervista a Marco Natali Presidente ConfProfessioni

di Redazione
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Marco Natali è stato eletto Presidente di Confprofessioni, segnando l’inizio di una nuova fase per la Confederazione che rappresenta i liberi professionisti in Italia. Con l’elezione, si conclude l’era di Gaetano Stella, sotto la cui guida Confprofessioni ha consolidato la propria stabilità e credibilità.

In questa intervista, esploreremo insieme a Marco Natali la sua visione e la strategia che caratterizzeranno il suo mandato come Presidente di Confprofessioni. Un’opportunità per comprendere le principali linee guida del suo operato, con un focus sulle sfide attuali dei liberi professionisti e le risposte che Confprofessioni intende adottare.

Analizzeremo le opportunità derivanti dalla digitalizzazione, dalla transizione ecologica e dalle politiche di welfare, insieme agli strumenti per favorire l’internazionalizzazione e rafforzare la competitività dei professionisti italiani. Con una squadra caratterizzata da una forte presenza femminile, Confprofessioni mira a essere un punto di riferimento sempre più innovativo e dinamico.

Un’intervista che offre un quadro completo delle priorità e degli obiettivi che guideranno la Confederazione nei prossimi anni.

 

Dottor Natali, come si sente nel ricoprire questo ruolo così importante per i liberi professionisti italiani?

Io e la mia squadra siamo profondamente onorati di ricoprire un ruolo così centrale per la tutela e la valorizzazione dei liberi professionisti italiani. Rappresentare una categoria così dinamica e cruciale per l’economia del nostro Paese è una responsabilità che accogliamo con entusiasmo e dedizione.

 

Quali sono le prime priorità che intende affrontare durante il suo mandato?

L’obiettivo principale che guiderà il nostro mandato sarà quello di riuscire ad adattare la Confederazione ai mutamenti socioeconomici e di trasformarla in un punto di riferimento per i liberi professionisti, ma anche per le istituzioni che potranno contare su un interlocutore autorevole e consapevole delle competenze, dei bisogni e delle peculiarità del comparto professionale. Vogliamo mettere le persone al centro delle nostre scelte, riconoscendo e valorizzando il contributo unico che ogni Associazione, professionista e collaboratore può offrire. Le azioni principali, che insieme alla Giunta, intendo portare avanti riguarderanno:

  • il rafforzamento del dialogo con le istituzioni per garantire un quadro normativo favorevole;
  • la promozione e il sostegno alla formazione continua e al superamento delle sfide legate alla transizione green e digitale;
  • il potenziamento del welfare dedicato ai professionisti anche attraverso i servizi promossi dagli enti bilaterali;
  • lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione e dei modelli organizzativi.

 

Quali sono le principali sfide che i liberi professionisti devono affrontare oggi in Italia e come Confprofessioni intende supportarli?

Il lavoro dei professionisti ha subito una profonda trasformazione negli ultimi decenni. L’evoluzione tecnologica e l’introduzione dell’Intelligenza artificiale negli studi hanno permesso di concentrarsi maggiormente su aspetti consulenziali, trasformando l’attività in un percorso di supporto alla crescita del cliente. Le attività routinarie stanno lasciando sempre più spazio a una consulenza integrata e personalizzata. Per questo motivo, abbiamo investito a lungo nella semplificazione fiscale e normativa dei processi di aggregazione. Grazie al nostro impegno, lo scorso 3 dicembre il Governo ha approvato definitivamente il decreto Irpef-Ires, che introduce la neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, incentivandone così lo sviluppo.

Un altro cambiamento significativo è rappresentato dall’apertura dei mercati e dalla crescente competizione internazionale. Per affrontare queste sfide, attraverso la nostra società Apri International, promuoviamo il networking globale mettendo in contatto professionisti, stakeholder e istituzioni di altri Paesi. Confprofessioni collabora strettamente con le istituzioni per sostenere la crescita degli studi, fornendo strumenti concreti per la formazione, opportunità di networking e supporto nell’affrontare le complessità dell’attività professionale.

 

In che modo la Confprofessioni può aiutare i professionisti a cogliere le opportunità offerte dal digitale e dalla sostenibilità?

Stiamo lavorando per facilitare l’accesso a tecnologie innovative e promuovere la digitalizzazione degli studi professionali, con una particolare attenzione anche agli aspetti etici, come dimostra la firma del documento Rome Call for AI Ethics, che impegna Confprofessioni a promuovere e sostenere un approccio etico all’intelligenza artificiale nel mondo delle libere professioni, secondo i principi etici promossi dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla Fondazione RenAIssance. Allo stesso tempo, attraverso la società Apri One Health abbiamo l’obiettivo di diffondere, ispirare e creare una “nuova cultura” che promuova la consapevolezza dell’importanza dell’approccio One Health e incoraggi la collaborazione interdisciplinare tra professionisti.

 

In tema di welfare. Su questo specifico tema il suo programma che obiettivi si pone?

L’obiettivo è offrire ai liberi professionisti strumenti di protezione sociale equiparabili a quelli dei lavoratori dipendenti. Attraverso Ebipro Gestione Professionisti, mettiamo a disposizione coperture sanitarie specificamente pensate per rispondere alle loro esigenze. Sul piano istituzionale, ci impegniamo a promuovere la stabilizzazione delle agevolazioni fiscali legate al welfare integrativo e ai premi di risultato. Queste misure mirano a favorire la crescita dei salari, incentivare la produttività del lavoro e consentire una migliore programmazione dei costi del personale da parte dei datori di lavoro liberi professionisti.

 

Confprofessioni è una realtà che raccoglie diverse categorie professionali. Come intende rappresentare al meglio la pluralità delle professioni che compongono la Confederazione?

Confprofessioni rappresenta un sistema unico e dinamico, costituito da Associazioni che, pur mantenendo identità e specializzazioni ben definite, trovano la loro massima espressione nella complementarità e nella collaborazione. La nostra vera forza risiede nella capacità di valorizzare la diversità, promuovendo una visione integrata che mette al centro il dialogo e la sinergia tra le diverse realtà professionali.

Attraverso una rappresentanza equilibrata e inclusiva, ascoltiamo le esigenze specifiche di ogni categoria, garantendo una voce forte e autorevole per affrontare le sfide comuni. Al contempo, lavoriamo per sviluppare e rispondere alle necessità individuali, rafforzando il ruolo strategico dei liberi professionisti nell’economia e nella società.

Con un approccio innovativo e lungimirante, Confprofessioni si propone come punto di riferimento, capace di tradurre la pluralità delle competenze in una rete di supporto solida e resiliente.

 

Quali sono le sue priorità nelle relazioni con il Governo e le istituzioni europee per tutelare e promuovere i liberi professionisti?

La volontà della nuova Giunta è quella di rafforzare il nostro ruolo di interlocutore privilegiato, promuovendo politiche che valorizzino il contributo unico dei liberi professionisti al tessuto economico e sociale. Il nostro obiettivo è garantire loro pieno accesso alle opportunità offerte dall’Unione Europea, come i fondi dedicati alla transizione digitale e green, strumenti fondamentali per affrontare le sfide del futuro.

La nostra presenza strategica a Bruxelles ci consente di intervenire direttamente nei processi decisionali europei, assicurando che le istanze dei liberi professionisti siano rappresentate là dove si disegnano le politiche e si scrivono le leggi. Con questo approccio, vogliamo creare un ponte solido tra i professionisti italiani e le iniziative europee, favorendo innovazione, sostenibilità e crescita.

 

Ha in mente progetti specifici in tema di comunicazione e interazione con gli iscritti a Confprofessioni?

Stiamo lavorando per rafforzare le nostre piattaforme digitali, creando strumenti che favoriscano una comunicazione immediata, diretta ed efficace con le nostre associazioni e le delegazioni territoriali, in particolare, e con i professionisti in generale. Vogliamo stimolare una maggiore partecipazione alle iniziative confederali su tutto il territorio nazionale. È essenziale, per noi, adottare un approccio multicanale, sfruttando al meglio sia le opportunità online che quelle offline, per raggiungere professionisti, stakeholder e interlocutori politici con messaggi chiari e coerenti, ma soprattutto portando il nostro contributo su tutti i temi di maggiore interesse per la categoria.

 

Qual è il messaggio che vorrebbe lasciare ai liberi professionisti italiani che sono rappresentati da Confprofessioni?

Il futuro dei liberi professionisti è centrale per il progresso del nostro Paese. Insieme possiamo affrontare le sfide e cogliere le opportunità che ci aspettano, rafforzando la nostra comunità e il ruolo strategico che rivestiamo nell’economia e nella società.