2 Aprile 2016

Aspetti contabili del QuiR

di Viviana Grippo
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Come noto a far data dal 2015 e fino al 30 giugno 2018 è possibile, per i lavoratori dipendenti del settore privato, ad eccezione dei lavoratori domestici e di quelli del settore agricolo, chiedere, al proprio datore di lavoro, la liquidazione della quota integrativa della retribuzione (QuIR).

Anche per il 2016 la richiesta deve essere presentata entro il 30 aprile, successivamente, presumibilmente a partire dal mese di maggio, l’integrazione verrà liquidata al lavoratore mensilmente come quota integrativa della retribuzione.

Si ricorda che per l’intero periodo di operatività della QuIR la scelta del lavoratore è irrevocabile.

Dal punto di vista contabile le scelte che il lavoratore effettua sono determinanti. Infatti, se l’azienda ha meno di 50 dipendenti ed il lavoratore sceglie di mantenere il Tfr in azienda, l’accantonamento annuo del Tfr avviene per competenza, con l’obbligo di rivalutazione per il datore di lavoro del fondo Tfr già maturato negli anni precedenti; diversamente, se l’azienda ha almeno 50 dipendenti ed il lavoratore sceglie di mantenere il Tfr in azienda, è necessario versare al Fondo Tesoreria dello Stato presso l’Inps, entro il giorno 16 del mese successivo a quello del periodo di paga cui si riferisce, la quota mensile maturata.

Qualora il dipendente, invece, scelga di aderire ai Fondi di previdenza complementare, a prescindere dal numero di lavoratori occupati dall’impresa, il datore di lavoro è tenuto a versare il Tfr maturando al Fondo di previdenza complementare.

 

Se le imprese hanno meno di 50 dipendenti esse potranno contabilizzare il Tfr maturato al termine dell’esercizio; diversamente, le imprese con almeno 50 dipendenti, che devono devolvere il Tfr al Fondo di Tesoreria dell’Inps, dovranno rilevare il Tfr con cadenza mensile. Nello stesso modo dovranno agire le aziende nel caso di destinazione del Tfr ai Fondi di previdenza complementare.

Si ipotizzi un prospetto contabile paghe simile al successivo.

COMPETENZE A CARICO DITTA

Retribuzioni lorde

QuIR

Integrazione malattia

Contributi Inps

Contributi altri enti

€ 29.398,80

€ 550,00

€ 625,94

€ 8.526,66

€ 85,00

 

 

 

€ 8.526,66

€ 85,00

TRATTENUTE PREVIDENZIALI

Contributi Inps

 

€ 2.748,38

TRATTENUTE FISCALI

Ritenute Irpef dipendenti

Ritenuta Irpef QuIR

Add. Reg. Irpef

Add. Comunale Irpef

 

 

 

 

€ 5.191,14

€ 161,75

€ 141,20

€ 82,53

RETRIBUZIONI NETTE

Retribuzioni nette da cedolini

 

€ 22.249,74

 

La QuIR verrà conteggiata come quota di costo per l’importo lordo di 550,00 euro, come debito per la trattenuta Irpef ordinaria di 161,75 euro e come debito per la quota netta, pari a 388,25 euro, per l’importo da liquidare ai dipendenti assieme alla retribuzione netta:

 

Diversi

    a

Diversi

39.186,40

39.186,40

 

Retribuz. c/dipendenti (CE)

QuIR (CE)

Contributi c/Inps (CE)

Contributi c/altri enti (CE)

 

 

 

 

 

 

 

Inps c/contributi (SP)

Erario c/ritenute (SP)

Erario c/rit. Qu.I.R. (SP)

Inps c/contributi (SP)

Enti vari (SP)

Dip. c/retribuzioni (SP)  

 

   30.024,74

550,00

8.526,66

85,00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8.526,66

5.414,87

161,75

2.748,38

85,00

22.249,74

 

Per tutto il periodo di operatività della QuIR sono sospesi il versamento delle quote di Tfr al Fondo di Tesoreria Inps e alle forme pensionistiche complementari. L’adesione del dipendente alle forme pensionistiche complementari prosegue, però, sulla base della posizione individuale maturata nonché dell’eventuale contribuzione a suo carico e/o a carico del datore di lavoro. 

La Quota Integrativa della Retribuzione è da assoggettare a tassazione Irpef ordinaria e non è imponibile ai fini previdenziali.