31 Dicembre 2015

Le quote dei corsi sportivi: esenti o escluse da Iva? (II parte)

di Guido Martinelli
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In ambito sportivo, il problema della presa d’atto pubblicistica, al fine di ottenere il diritto ad operare in esenzione da Iva per l’attività didattica, è stato più volte affrontato dalla prassi amministrativa che ha sempre ritenuto che essa potesse essere “effettuata anche dalle Federazioni sportive, organi del Coni, sottoposte alla vigilanza del Ministero dei beni e attività culturali, già Ministero del turismo e dello spettacolo“.

Va tuttavia osservato che quanto detto parte da una considerazione: le Federazioni sportive nazionali, in quanto “organi” del Coni, hanno natura pubblica e, pertanto, possono essere considerate pubbliche Amministrazioni al fine della identificazione della fattispecie prevista dal decreto istitutivo dell’Iva.

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