1 Giugno 2017

Accertamenti bancari: scritture regolari non cambiano l’onere della prova

di Marco Bargagli
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In linea di principio, a fronte dei versamenti transitati sui conti correnti intestati al soggetto passivo d’imposta, il contribuente ha l’onere della prova di dimostrare che le somme ivi accreditate siano regolarmente confluite nella dichiarazione dei redditi.

Nell’attuale contesto normativo di riferimento, (cfr. articolo 32, primo comma, n. 2 del D.P.R. 600/1973), gli uffici delle imposte possono infatti invitare i contribuenti, indicandone il motivo, a comparire di persona o per mezzo di rappresentanti per fornire dati e notizie rilevanti ai fini dell’accertamento nei loro confronti, anche relativamente ai rapporti ed alle operazioni bancarie acquisiti da parte degli Uffici finanziari.

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