Addio alle schede carburante dal 31.12.2018
di Viviana GrippoIl prossimo 31 dicembre, dopo tanti anni, daremo il definitivo addio alla scheda carburante.
Nel presente contributo ripercorreremo gli aspetti contabili connessi a questo adempimento che abbandoneremo a breve.
Va dapprima ricordato che, affinché la scheda carburante sia valida, essa deve contenere i seguenti dati:
Si supponga che venga ricevuta una scheda carburante relativa al mese di dicembre contenente rifornimenti per un ammontare complessivo di spesa pari a euro 3.500, comprensivi di iva.Se i dati appena richiamati sono presenti nella scheda carburante sarà possibile registrarla in contabilità come segue.
Il pagamento dei singoli rifornimenti è avvenuto con strumenti tracciabili
Prima di tutto occorrerà contabilizzare il credito per i pagamenti effettuati ad ogni singolo rifornimento:
Anticipi verso fornitori (sp) a Banca x c/c (sp)
Il conto “Anticipi verso fornitori” verrà movimentato alla data di effettuazione di ciascun rifornimento, fino ad avere un saldo contabile alla data della scheda pari a euro 3.500,00 (importo totale scheda carburante).
Occorre poi registrare la scheda scorporando l’iva e contabilizzandone la parte detraibile (40%).
Dallo scomputo deriveranno un imponibile, pari a euro 2.868,85 e la relativa Iva pari a euro 631,15.
Come già detto l’imposta risulterà detraibile solamente per il 40% del suo importo e quindi solo per euro 252,46 con la conseguenza che il restante 60%, pari a euro 378,69 costituirà iva indetraibile da contabilizzare ad incremento del costo di acquisto del carburante.
La registrazione contabile sarà la seguente:
Diversi a Scheda Carburante (sp) 3.500,00
Carburanti auto aziendali (ce) 3.247,54
Iva detraibile al 40% (sp) 252,46
Occorrerà quindi provvedere allo storno delle anticipazioni corrispondenti ai pagamenti eseguiti con la seguente scrittura:
Scheda Carburante (sp) a Anticipi verso fornitori (sp) 3.500,00
Per il 2018 la scheda carburante poteva essere evitata qualora il carburante fosse stato acquistato attraverso strumenti di pagamento elettronici quali:
- carte di credito,
- carte di debito (bancomat) e
- prepagate.
La spesa, in tali casi, era documentabile attraverso la copia dell’estratto conto dal quale risultino i rifornimenti effettuati.