Agriturismo: la forma di impresa che riscopre i sapori della terra e del Paese
di EVOLUTIONL’attività di agriturismo, regolata dalla Legge – Quadro 20 febbraio 2006, n. 96 che rimanda, tuttavia, alle Leggi Regionali la statuizione dei principi generali, criteri e limiti dell’attività, è riservata alle aziende agricole e consiste nella ricezione ed ospitalità offerta dagli stessi imprenditori agricoli attraverso l’impiego della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali.
Possono, quindi, essere considerate attività agrituristiche, ai sensi dell’articolo 3, comma 2 delle citata legge – quadro:
- l’offerta di ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori;
- la somministrazione di pasti e/o bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona, comprese bevande alcoliche e superalcoliche, con preferenza per i prodotti tipici e caratterizzati dai marchi DOPO, IGP, IGT, DOC e DOCG, compresi nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali;
- l’organizzazione di degustazioni di prodotti aziendali, inclusa la mescita di vini;
- l’organizzazione, anche all’esterno delle proprietà fondiarie dell’azienda, di attività di tipo ricreativo, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonché escursionistiche e di ippoturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.
Le citate attività di accoglienza possono essere organizzate congiuntamente o disgiuntamente purché soddisfino i requisiti di connessione con l’attività o le risorse dell’azienda agricola e/o del territorio rurale (attività di cui alla lettera d).
In particolare, le attività ricreative o culturali possono svolgersi autonomamente rispetto all’ospitalità e alla somministrazione di pasti e bevande solo in quanto realizzino obiettivamente la connessione con l’attività, con le risorse agricole aziendali, nonché con le altre attività volte alla conoscenza del patrimonio storico-ambientale e culturale.
Le Regioni, in questo ambito, promuovono e sostengono lo sviluppo dell’agriturismo attraverso attività di studio, ricerca, sperimentazione, formazione professionale e promozione. Inoltre, possono incentivare l’acquisto e l’allevamento di cavalli da sella, nell’ambito delle aziende agrituristiche e l’allestimento delle relative attrezzature di ricovero e di esercizio, oltre che incentivare gli itinerari di turismo equestre, opportunamente segnalati in collaborazione con le aziende agrituristiche e i circoli ippoturistici.
Nella Scheda di studio pubblicata su EVOLUTION sono approfonditi, tra gli altri, i seguenti aspetti: |