10 Settembre 2020

Al via i nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni

di Clara PolletSimone Dimitri
Scarica in PDF
La scheda di FISCOPRATICO

A partire dal 1° settembre 2020 è stata riaperta la piattaforma web ecobonus.mise.gov.it per prenotare il contributo per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di categoria M1. Il portale è stato allineato alle novità introdotte da decreto rilancio (articolo 44, D.L. 34/2020) e riviste recentemente con il decreto agosto (articolo 74, D.L. 104/2020).

Ricordiamo che gli incentivi in argomento sono stati introdotti dalla legge di bilancio 2019 a favore dei soggetti che acquistano, anche in locazione finanziaria, ed immatricolano in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, un veicolo di categoria M1 nuovo di fabbrica. Trattasi di contributo, parametrato al numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro (CO2 g/km), riconosciuto direttamente dal venditore del veicolo mediante sconto sul prezzo di acquisto.

Fino al 31 dicembre 2020 il numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro del veicolo è relativo al ciclo di prova NEDC (New European Driving Cycle), come riportato nel secondo riquadro al punto V.7 della carta di circolazione del medesimo veicolo (comma 1046, legge di bilancio 2019).

Per veicoli di categoria M1 si intendono quelli definiti al comma 2, lettera b), dell’articolo 47 D.Lgs. 285/1992 (Nuovo codice della strada), destinati al trasporto di persone, aventi almeno quattro ruote e al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente.

L’incentivo varia in base al numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro (CO2 g/km) e alla contestuale consegna o meno di un mezzo della medesima categoria (M1) per la rottamazione.

Secondo le previsioni della norma istitutiva (commi da 1031 a 1038, L. 145/2018) il contributo spettava solo ai veicoli con emissioni di anidride carbonica allo scarico non superiori a 60 g/km (soglia ridotta da 70 a 60 CO2 g/km dall’articolo 12, comma 2 del D.L. 162/2019, convertito con la L. 8/2020).

Con le novità introdotte dal decreto rilancio è stata ampliata la gamma di veicoli che sarà possibile acquistare con i contributi previsti dal Fondo Automotive. Tale decreto ha infatti ridefinito e potenziato lo strumento dell’ecobonus il quale, oltre a incentivare la transizione verso l’elettrico e i veicoli a ridotte emissioni, ha l’obiettivo di supportare il settore dell’automotive fortemente colpito dall’emergenza causata dalla diffusione del Covid-19 (misura promossa dal Ministero dello Sviluppo economico e gestita da Invitalia).

I contributi spettanti per le fasce di emissioni 0-20 CO2 g/km e 21-60 CO2 g/km ammontano:

  • 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione (da 0-20 CO2 g/km);
  • 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza rottamazione (da 21-60 CO2 g/km).

Alle medesime due fasce potranno aggiungersi 2.000 euro con rottamazione e 1.000 senza rottamazione fino al 31 dicembre 2020, portando il contributo statale da un minimo di 2.500 euro (ipotesi da 21-60 CO2 g/km senza rottamazione) ad un massimo di 8.000 euro (ipotesi da 0-20 CO2 g/km con rottamazione). In entrambi i casi (con o senza rottamazione) il contributo aggiuntivo previsto dal decreto rilancio è condizionato ad un equivalente sconto applicato dal venditore (2.000 euro o 1.000 euro).

Il decreto agosto ha rifinanziato il fondo automotive con 400 milioni di euro e suddiviso la fascia di emissioni C02 61-110 g/km (introdotta dal decreto rilancio), in due ulteriori fasce di emissioni di CO2 comprese tra 61-90 g/km e 91-110 g/km.

Nello specifico sono stati stanziati 150 milioni per l’originario ecobonus introdotto con la legge di Bilancio 2019, suddivisi come segue:

  • 100 milioni destinati all’acquisto di autovetture di categoria M1 comprese nelle fasce 0-20 CO2 g/km e 21-60 CO2 g/km,
  • 50 milioni per l’erogazione dei contributi aggiuntivi introdotti con il decreto rilancio per le medesime fasce.

I restanti 250 milioni verranno invece destinati per le autovetture di fascia superiore, di cui 150 milioni per la fascia 61-90 CO2 g/km e 100 milioni per la fascia 91-110 CO2 g/km. Queste risorse serviranno a finanziare fino al 31 dicembre 2020 il contributo per l’acquisto dei nuovi veicoli con o senza rottamazione.

Per quanto riguarda le ulteriori due fasce di emissioni (da 61-90 CO2 g/km e da 91-110 CO2 g/km), a seguito delle modifiche apportate dal decreto agosto i contributi spettanti sono:

  • 1.750 euro con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione (da 61-90 CO2 g/km);
  • 1.500 euro con rottamazione e 750 euro senza rottamazione (da 91-110 CO2 g/km).

L’ecobonus relativo alle due nuove fasce è richiedibile per i veicoli acquistati e immatricolati a partire dal 15 agosto 2020.

Si segnala infine che nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico è stato istituito un fondo, con una dotazione di 90 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato all’erogazione di contributi per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici effettuata da persone fisiche nell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, nonché da soggetti passivi Ires. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto agosto, saranno stabiliti i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del contributo (articolo 74, comma 3 decreto agosto). Il contributo in argomento non sarà cumulabile con altre agevolazioni previste per la medesima spesa.