Al via le domande al bando Brevetti+
di Debora ReverberiA partire dalle ore 12:00 del 30 gennaio 2020 possono essere presentate le domande di accesso al bando Brevetti+ secondo una procedura a sportello gestita da Invitalia in cui le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo fino a esaurimento dei fondi, ad oggi pari a 21,8 milioni di euro cui potranno aggiungersi le risorse del PON Imprese e Competitività a favore delle iniziative localizzate nelle regioni meno sviluppate.
La misura agevolativa è finalizzata a sostenere le Pmi nella valorizzazione e sfruttamento economico del know how aziendale sottoforma di invenzioni industriali sui mercati nazionali e internazionali, mediante la concessione ed erogazione di un contributo in conto capitale nel rispetto della regola del de minimis, non superiore all’80% dei costi ammissibili, entro un importo massimo di 140.000 euro.
I soggetti beneficiari del bando sono le micro, piccole e medie imprese, comprese le start up innovative, aventi sede legale e operativa in Italia, classificate avendo riguardo ai criteri dimensionali comunitari definiti nella Raccomandazione 2003/361/CE.
Non esistono limitazioni di ambito territoriale entro i confini nazionali, né limitazioni settoriali, ad eccezione degli ambiti di attività esclusi dagli aiuti de minimis, ai sensi dell’articolo 1 Regolamento CE 1407/2013.
Quanto alla forma giuridica consentita alle imprese sono ammesse ditte individuali, società di persone, società di capitali, cooperative.
Le Pmi beneficiarie devono in particolare trovarsi in una delle seguenti situazioni:
- essere titolari o licenziatarie di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01.01.2017;
- essere titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 01.01.2016 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
- essere titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 01.01.2016, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto;
- essere in possesso di un’opzione o di un accordo preliminare che abbia per oggetto l’acquisto di un brevetto o l’acquisizione in licenza di un brevetto per invenzione industriale, rilasciato in Italia successivamente al 01.01.2017, con un soggetto anche estero che ne detenga la titolarità;
- essere imprese neo-costituite in forma di società di capitali a seguito di operazione di spin-off universitari/accademici, per le quali sussistano, al momento della presentazione della domanda, la partecipazione al capitale da parte dell’università o dell’ente di ricerca in misura non inferiore al 10%, la titolarità di un brevetto per invenzione industriale o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza d’uso di brevetto per invenzione industriale, purché concesso successivamente al 01.01.2017 e trasferito dall’università o ente di ricerca socio e l’Università o l’ente di ricerca sia ricompreso nell’elenco degli enti vigilati dal Miur.
Nelle FAQ pubblicate sul sito web ministeriale il Mise ha chiarito cosa si intenda per “rapporto di ricerca con esito non negativo” precisando che trattasi di rapporto che evidenzi almeno una rivendicazione positiva in relazione a due dei seguenti tre requisiti:
- novità
- attività inventiva
- applicazione industriale.
Il Mise ha precisato inoltre che in caso di titolarità di brevetto rilasciato dall’European Patent Office (EPO) è possibile accedere al contributo solo se esso risulti convalidato in Italia dopo il 01.01.2017.
il contributo è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici da soggetti estranei all’impresa relativi a:
- industrializzazione e ingegnerizzazione, che comprende lo studio di fattibilità, la progettazione produttiva, lo studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo, la realizzazione del firmware per macchine a controllo numerico, la progettazione e realizzazione del software solo se relativo all’oggetto della domanda di brevetto, i test di produzione, la produzione pre-serie se funzionale ai test per il rilascio delle certificazioni, il rilascio delle certificazioni di prodotto o di processo;
- organizzazione e sviluppo, che comprende servizi di IT Governance, studi e analisi per lo sviluppo di nuovi mercati geografici e settoriali, servizi per la progettazione organizzativa, organizzazione dei processi produttivi, definizione della strategia di comunicazione, promozione e canali distributivi;
- trasferimento tecnologico, che comprende proof of concept, due diligence, predisposizione di accordi di segretezza, predisposizione di accordi di concessione in licenza del brevetto, costi dei contratti di collaborazione tra Pmi e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati) e contributi all’acquisto del brevetto (solo per spin-off e start up innovative e con esclusione delle componenti variabili del costo del brevetto).
La misura rientra nel novero dei bandi pubblicati dal Mise il 03.12.2019, finalizzati alla valorizzazione dei titoli di proprietà industriale e al trasferimento tecnologico delle attività di R&S dal mondo della ricerca al mondo imprenditoriale, in relazione ai quali si rammentano le prossime date di apertura o di chiusura:
Soggetto gestore | Risorse stanziate | Data di apertura/chiusura del bando | |
Disegni+4 | Unioncamere | 13 milioni di euro | Dalle ore 9.00 del 27.02.2020 |
Marchi+3 | Unioncamere | 3,5 milioni di euro | Dalle ore 9.00 del 30.03.2020 |
Bando Utt | DGTPI-UIBM | 7,555 milioni di euro | Dal 16.12.2019 fino al 14.02.2020 |
Bando Poc | Invitalia | 5,3 milioni di euro | Dal 13.01.2020 fino al 27.02.2020 |