3 Maggio 2023

Aperture sul termine di annotazione degli acquisti in reverse charge – prima parte

di Francesco Zuech
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La scheda di FISCOPRATICO

È noto che le tempistiche per gestire gli acquisti in reverse chargein modalità elettronica sono purtroppo operativamente inadeguate, tanto più per le contabilità affidate in outsourcing.

A complicare il tutto, gli inevitabili ritardi da esterometro; in detti casi è opportuno ricercare impostazioni maggiormente difendibili ovvero – per dirla in breve – gestire su carta gli adempimenti Iva coordinando le date per far apparire comunque tempestivi, se non l’esterometro, quantomeno detti adempimenti Iva.

A rendere un po’ meno improbabile detto sforzo, quantomeno per i soggetti trimestrali, la risposta fornita dall’Agenzia delle entrate lo scorso 23 gennaio in occasione dei del 6° Forum Commercialisti, in cui ha trovato conferma un’apprezzabile interpretazione secondo cui i termini del comma 3-bis dell’articolo 7 D.P.R. 542/1999, che consentono a detti soggetti di effettuare l’annotazione nel registro vendite entro la fine del mese successivo al trimestre, sono applicabili anche per l’annotazione degli acquisti in reverse charge (posta a debito in particolare).

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