26 Agosto 2016

Assegnazioni meno agevolate per le società di comodo

di Sandro Cerato - Direttore Scientifico del Centro Studi Tributari
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Tra i diversi fattori da tenere in considerazione per una corretta pianificazione dell’assegnazione agevolata dei beni ai soci vi è anche quello relativo all’individuazione dell’aliquota di imposta sostitutiva che la società deve applicare sull’eventuale differenza positiva tra valore normale e costo fiscale del bene immobile. In capo alla società assegnante, la circolare n. 26/E/2016 conferma che si rende applicabile un’imposta sostitutiva sulla differenza tra valore normale dell’immobile (che può determinarsi con il valore catastale dell’immobile) e costo fiscalmente riconosciuto dello stesso, nella misura dell’8% o del 10,5% per le società che nei tre periodi d’imposta precedenti presentano lo status di società di comodo per almeno due periodi d’imposta (anche non consecutivi).

Nella circolare n. 26/E sono contenuti importanti chiarimenti in merito all’individuazione dello status di società di comodo ai fini dell’applicazione dell’aliquota di imposta sostitutiva del 10,5%.

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L’assegnazione, la trasformazione e l’estromissione agevolata
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