L’attività di compliance dell’Agenzia continua
di Laura MazzolaL’Agenzia delle entrate, con la circolare 42/E/2016, ha reso noto che l’attività di promozione della compliance sta proseguendo anche nell’anno 2016.
In particolare, al fine di stimolare l’assolvimento spontaneo degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, nel presente anno sono state inviate circa 266.000 comunicazioni, riguardanti diverse tipologie reddituali, quali:
- redditi da locazione immobiliare;
- redditi di lavoro dipendente;
- redditi derivanti dagli assegni divorzili;
- quote di plusvalenze non dichiarate relative ai beni patrimoniali dell’impresa;
- redditi di partecipazione;
- redditi di capitale;
- redditi diversi.
Inoltre sono state inviate altre 2.200 comunicazioni circa destinate ai contribuenti che presentano possibili anomalie in relazione alla dichiarazione dei compensi percepiti per avere concorso alla raccolta effettuata per il tramite degli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, del T.U.L.P.S. (apparecchi idonei al gioco lecito).
Entro fine anno 2016 l’Agenzia delle entrate stima di poter inviare ulteriori comunicazioni ai contribuenti, soggetti passivi Iva, che per il periodo d’imposta 2013, da quanto risulta dai dati trasmessi all’Amministrazione finanziaria tramite la “comunicazione polivalente”, c.d. “spesometro”, avrebbero omesso, in tutto o in parte, di dichiarare i ricavi conseguiti.
L’Amministrazione finanziaria vuole, in questo modo, come già accaduto in passato:
- entrare in comunicazione collaborativa con i contribuenti, al fine di sanare la propria situazione usufruendo delle sanzioni ridotte previste dal nuovo “ravvedimento operoso”;
- indurre gli stessi contribuenti a valutare il proprio comportamento dichiarativo in occasione della presentazione delle future dichiarazioni, con conseguente adeguamento spontaneo dei ricavi e dei compensi non annotati nelle scritture contabili.
In tale ambito, nel corso dell’anno 2015 sono state inviate ai contribuenti circa 305.000 comunicazioni finalizzate alla promozione della compliance che hanno consentito a moltissimi contribuenti di accogliere l’invito del Fisco a rimediare ad un errore o ad una dimenticanza in tempi brevi e con sanzioni ridotte, versando spontaneamente il dovuto.
Si ricorda che per informazioni relative al contenuto della comunicazione o per fornire precisazioni utili a eliminare l’incongruenza segnalata, nel caso in cui il contribuente ritenga che i dati originariamente riportati nella dichiarazione dei redditi siano corretti, sono invece a disposizione i numeri 848.800.444, da telefono fisso (tariffa urbana a tempo) e 06/96668907, da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal proprio gestore), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.
In alternativa, è possibile contattare uno degli Uffici Territoriali della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle entrate o utilizzare Civis, il canale di assistenza dedicato agli utenti dei servizi telematici, che consente di inviare in formato elettronico gli eventuali documenti utili.
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