17 Marzo 2014

Aumenti di capitale sempre possibili nelle società in concordato

di Fabio Landuzzi
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L’Orientamento n. 32/2013 del Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Firenze Pistoia e Prato affronta il tema delle operazioni di aumento del capitale sociale nelle more dell’omologazione del concordato preventivo. Operazioni di questo tipo possono infatti presentare talvolta delle opportunità sia per consentire l’ingresso in società di cd. “cavalieri bianchi”, e sia per dare corpo ad interventi che consentano l’afflusso di nuove risorse finanziarie e nel contempo contribuiscano al riequilibrio di un patrimonio sovente eroso dalle perdite sofferte dalla società. E’ infatti molto frequente che la società prossima all’ingresso nella procedura si trovi nella condizione di cui all’articolo 2446, Cod.civ., o peggio in quella di cui all’articolo 2447, Cod.civ. (leggasi articoli 2482bis o ter per le Srl), e pur potendo fruire della “moratoria” prevista dall’articolo 182-sexies, L.f., riguardo alla sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione una volta presentata la domanda di accesso al concordato, l’iniezione di nuovo capitale costituisce non di rado un fattore determinante per il ripristino della condizioni minime di continuità aziendale.

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