Applicabile il cumulo giuridico al commercialista che trasmette in ritardo le dichiarazioni
In tema di sanzioni amministrativo-tributarie, al commercialista che, dopo aver ricevuto da più contribuenti oltre il termine di presentazione in via telematica le dichiarazioni fiscali, provvede alla trasmissione delle stesse all’Amministrazione finanziaria oltre il termine di trenta giorni di cui all’articolo 3, comma 7-ter, D.P.R. 322/1998, si applica la sanzione prevista dall’articolo 7-bis D.Lgs. 241/1997….
Continua a leggere...Valido l’avviso di accertamento effettuato presso il vecchio domicilio fiscale
In tema di notificazione, nella ipotesi in cui l’avviso di accertamento venga notificato presso il vecchio domicilio fiscale del contribuente, tale notifica è valida se l’indirizzo è quello indicato nella dichiarazione dei redditi, l’unico da tenere in considerazione in virtù del principio dell’affidamento che deve informare la condotta di entrambi i soggetti del rapporto tributario….
Continua a leggere...Nulla l’iscrizione ipotecaria senza prova della notifica dell’atto presupposto
In tema di riscossione, è nulla la comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria impugnata dal contribuente per illegittimità derivante dall’omessa notifica della prodromica cartella di pagamento, laddove l’Agente della riscossione, riscontrata l’irreperibilità relativa del destinatario, non dia prova della ricezione da parte dello stesso della raccomandata informativa prescritta dalla legge. È questo il principio di diritto…
Continua a leggere...Agevolazioni prima casa anche al secondo immobile registrato entro un anno dall’alienazione del primo
Per evitare la decadenza dalle agevolazioni prima casa non è necessaria la trascrizione del secondo atto di acquisto, purché tempestivamente registrato, qualora il contribuente, entro un anno dall’alienazione dell’immobile acquistato con i benefici di cui all’articolo 1, comma 2, della Tariffa, Parte Prima, allegata al D.P.R. 131/1986, proceda all’acquisto di altro immobile da adibire a…
Continua a leggere...Processo tributario: il giudice non può supplire alle carenze istruttorie delle parti
Nel processo tributario, retto dal principio misto acquisitivo-dispositivo, l’articolo 7, comma 1, D.Lgs. 546/1992 attribuisce alle commissioni tributarie, nei limiti dei fatti dedotti dalle parti, un potere di “soccorso istruttorio” che, ove compiutamente motivato, può essere esercitato non per supplire a carenze delle parti nell’assolvimento del rispettivo onere probatorio, ma solo in funzione integrativa degli…
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