Abuso del diritto applicabile anche alla tassazione dei dividendi paradisiaci
Prima di illustrare il funzionamento di fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva, posti in essere mediante “triangolazioni artificiose” attuate nei flussi transnazionali di dividendi infragruppo, corre l’obbligo di evidenziare che, con il D.Lgs. 147/2015, noto come Decreto per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese, il Legislatore ha introdotto, nel nostro ordinamento giuridico, precise disposizioni antielusive, in…
Continua a leggere...Indagini finanziarie: la rilevanza dei conti correnti intestati a terzi nell’accertamento fiscale
Ai sensi dell’articolo 32, comma 1, n. 7, D.P.R. 600/1973, e dell’articolo 51, comma 2, n. 7, D.P.R. 633/1972, gli organi di controllo dell’Amministrazione finanziaria possono inviare richieste di dati, notizie e documenti alle banche, alla Poste Italiane S.p.a., per le attività finanziarie e creditizie, agli intermediari finanziari, alle imprese di investimento, agli organismi di…
Continua a leggere...Residenza fiscale delle società e presunzione di esterovestizione
Il D.Lgs. 209/2023, ha profondamente modificato l’articolo 73, Tuir, il quale con effetto giuridico dal 1° gennaio 2024, attualmente prevede che “Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le società e gli enti che per la maggior parte del periodo di imposta hanno nel territorio dello Stato la sede legale o la sede…
Continua a leggere...Treaty shopping: il trattamento fiscale dei finanziamenti indiretti cross-border
La clausola del “beneficiario effettivo” è stata introdotta nel panorama giuridico internazionale per contrastare il c.d. “treaty shopping”, ossia una particolare forma di abuso dei trattati internazionali che consente di canalizzare, tramite conduit companies meramente interposte, particolari flussi reddituali (dividendi, interessi o royalties) con la finalità di ottenere l’esenzione o la riduzione della ritenuta alla…
Continua a leggere...Evasione fiscale: il concorso del consulente nel reato
Ai sensi dell’articolo 110, c.p., “quando più persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita, salve le disposizioni degli articoli seguenti”. L’istituto giuridico del concorso nel reato può, quindi, sostanziarsi in qualunque forma di partecipazione all’altrui condotta criminosa, attraverso cui venga fornito – in tutte (o anche solo in…
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