L’applicazione del metodo forfettario nella voluntary disclosure
Come noto, al fine di agevolare la determinazione dei redditi finanziari esteri e delle relative imposte dovute nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria, è stato previsto (art. 5-quinquies, co. 8, D.L. 167/1990) uno specifico meccanismo semplificato di determinazione forfetaria dei soli rendimenti delle attività finanziarie detenute all’estero e non indicate in RW. L’applicazione del regime…
Continua a leggere...Voluntary disclosure: i “piccoli” errori sono scusabili
La Circolare n. 10/E/2015 sulla voluntary disclosure ha dettato utili chiarimenti anche in relazione alla “sorte” delle istanze che dovessero contenere errori nella determinazione degli imponibili o prive di taluni documenti a supporto delle ricostruzioni effettuate. L’ultimo paragrafo della Circolare ricorda come il contribuente, una volta presentata l’istanza, ha trenta giorni di tempo per integrarla…
Continua a leggere...Voluntary disclosure: ecco le istruzioni delle Entrate
È stata finalmente pubblicata ieri la circolare 10/E con cui l’Agenzia delle Entrate detta i chiarimenti in merito alla procedura della collaborazione volontaria. Le principali aperture riguardano le “cause ostative” su cui opportunamente l’amministrazione finanziaria ha assunto posizioni soft. Nessuna apertura invece per aggirare l’ostacolo del “raddoppio penale” per rimuovere il quale, a questo punto,…
Continua a leggere...Frontalieri all’esame voluntary
Già in un precedente intervento si è avuto modo di analizzare la posizione dei lavoratori all’estero rispetto al tema della voluntary disclosure e la necessità di raffrontare i benefici di quest’ultima procedura con quelli derivanti invece dal ravvedimento operoso extralarge coniato dalla legge di stabilità 2015. Solo all’esito di tale confronto potrà valutarsi la convenienza…
Continua a leggere...Lavoratori all’estero fra voluntary disclosure e ravvedimento
I lavoratori che prestano la loro attività all’estero, rimanendo fiscalmente residenti in Italia, sono, per definizione, una di quelle categorie più interessate a valutare l’opportunità di aderire alla procedura di collaborazione volontaria “internazionale”. Ciò in quanto può essere accaduto che in passato non siano stati riportati in dichiarazione, in modo più o meno inconsapevole, gli…
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