Best in class 2024 – STUDIO GARBELLI
di Barbara Garbelli“Una mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente”: questo è il principio che ha ispirato, 11 anni fa, la costituzione dello Studio Garbelli.
Lo studio nasce dopo diversi anni di esperienza nel settore dell’amministrazione del personale e in concomitanza del conseguimento dell’abilitazione a Consulente del Lavoro.
Sin dal primo momento, l’idea che ha guidato l’attività professionale è stata quella di fornire servizi innovativi per essere attrattiva sul mercato o, in alternativa, rendere innovativo il modo di fornire servizi già conosciuti, come l’elaborazione della busta paga e l’amministrazione del personale.
Questa scelta è stata, sostanzialmente, il modus operandi per trovare la giusta collocazione nel mercato del lavoro: addentrarsi, ove possibile, in un oceano blu (per utilizzare un principio ormai molto conosciuto e comune nel mercato dell’economia).
È per questo motivo che negli anni sono state ampliate costantemente le competenze, introducendo in studio anche servizi alternativi alla classica consulenza del lavoro, ma a essa strettamente collegati; oggi lo studio si occupa anche di sicurezza sul lavoro e privacy, oltre che di consulenza specializzata in tema di welfare e wellbeing per i lavoratori.
Per rendere innovativi i servizi ordinari di studio, negli anni sono state introdotte modalità di analisi dei dati statistici contenuti nella busta paga, per arrivare, a oggi, all’utilizzo dell’intelligenza artificiale in maniera continua e costante; l’intelligenza artificiale nello studio non si limita a essere uno strumento di lavoro, ma è considerata alla stregua di un collaboratore, come se si trattasse di un “tirocinante” che non smette mai di apprendere e attinge quotidianamente dalla nostra esperienza.
Questa modalità di pensiero e di azione hanno portato, negli anni, a crescere in maniera esponenziale e oggi il team di lavoro conta diversi collaboratori e professionisti, giovani e, in buona parte, nativi digitali.
Ma per arrivare al risultato odierno la strada percorsa non è stata del tutto lineare, soprattutto nel primo periodo di attività professionale: da giovane professionista, senza una storia professionale di famiglia alle spalle, mi sono dovuta confrontare con i limiti imposti dalla “solitudine” che caratterizzava inizialmente l’attività; la mancanza di confronto e di supporto solidale fra colleghi mi ha spinta ad “uscire” dal mio Studio per cercare di creare una rete di contatti con cui confrontarmi.
È da questo primo passaggio che sono nate le esperienze professionali successive: la prima è stata la presidenza dell’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro per la provincia di Pavia, di cui sono presidente fondatore, insieme a un ristretto gruppo di colleghi che, a suo tempo (ormai 10 anni orsono) viveva la medesima situazione lavorativa.
Il costante impegno ad alimentare la rete di confronto e supporto ha portato negli anni immediatamente successivi a entrare nel collegio dei revisori dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Pavia e, dal 2021, a rivestire l’incarico di presidente dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro per la provincia di Pavia, il sindacato di categoria.
Accanto all’impegno istituzionale, mi sono sempre impegnata nella divulgazione delle materie scientifiche che caratterizzano la nostra professione, a partire dal 2020 quando ho scelto di mettere a disposizione dei colleghi e dei professionisti in generale le mie competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro a contrasto della pandemia covid-19.
In quel periodo e negli anni a venire mi sono resa conto della gratificazione che mi dona questa attività e, pertanto, ho scelto di non circoscrivere quell’esperienza a un breve periodo di necessità, ma di renderla parte integrante dell’attività.
Oggi sono componente del Centro Studi Nazionale dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro (ANCL), componente del comitato scientifico della Scuola di Relazioni Industriali ANCL (ASRI), nonché pubblicista e docente formatore per diverse realtà.
A queste attività affianco un’ulteriore attività di divulgazione, che svolgo in maniera completamente gratuita attraverso i canali social dello studio, con lo scopo di tendere la mando ed essere di supporto a tutti quei colleghi che, come me anni indietro, si trovano a fare i conti con la “solitudine” dovuta alla mancanza di contatti e, talvolta di esperienza.
La mia storia lavorativa mi ha spinta a partecipare al concorso Best in Class 2024: da un lato volevo mettermi alla prova per comprendere se la strada che sto percorrendo è quella giusta ed è riconosciuta anche all’esterno del mio contesto lavorativo; sostanzialmente speravo di ricevere approvazione, la classica “pacca sulla spalla” che mi avrebbe dato conferme e fiducia per proseguire nel mio percorso (pronta, tuttavia a “correggere il tiro” qualora necessario).
Dall’altro lato, però, il secondo motivo che mi ha spinto a partecipare era quello di condividere la mia esperienza e far comprendere a tutti i giovani che l’impegno costante paga, sempre.
Ci troviamo infatti in un momento storico e di mercato che permette a ogni giovane professionista di trovare la propria collocazione e avere il giusto spazio per contribuire con le proprie idee e il proprio impegno.
Sinceramente, mai avrei pensato di essere classificata al primo posto nella sezione giovani professionisti, ma questo riconoscimento mi ha permesso di condividere quel messaggio di fiducia che tanto desideravo trasmettere ai giovani che si stanno affacciando al mondo delle professioni e di questo sono assolutamente grata.
Oltre a ciò, il premio vinto mi ha permesso di partecipare all’evento di premiazione e di formazione tenutosi a Cernobbio lo scorso 14 maggio: una giornata ricca di contenuti e di idee, che mi hanno permesso di analizzare il mondo del lavoro da una prospettiva diversa rispetto a quella a cui sono abituata.
Discutere di intelligenza artificiale ascoltando professori e imprenditori a caratura internazionale è stata un’esperienza unica, che mi ha permesso di “aprire la mia mente a ulteriori nuove idee” (per citare il mio mantra professionale); così come lo è stato potermi confrontare con colleghi, consulenti del lavoro e commercialisti, durante l’arco della giornata.
Un’esperienza unica, che consiglio ad ogni giovane professionista: non siate timorosi, investite in ogni nuova esperienza.