Bilancio di esercizio: come tradurlo in inglese?
di Stefano MaffeiOgni commercialista sa che a norma del diritto civile (under Italian civil law), è responsabilità degli amministratori di una società (directors of a company) redigere il bilancio di esercizio che io tradurrei con financial statements. Il plurale inglese rende benissimo l’idea di un concetto che, appunto, comprende una pluralità di documenti.
La legge distingue in primis quattro principali documenti: lo stato patrimoniale, il conto economico, il rendiconto finanziario e la nota integrativa. I contenuti di questi documenti ovviamente non sono identici da Stato a Stato, ma un notevole sforzo di armonizzazione proviene dagli International Accounting Standards (in forma di acronimo: IAS) che altro non sono che principi contabili internazionali. È dunque corretto scrivere che as a general rule, Italian companies produce three main financial statements every year (ogni anno).
Vediamo in dettaglio le traduzioni più appropriate di questi tre documenti.
Per lo stato patrimoniale non ho dubbi: consiglio di utilizzare balance sheet, termine che si riferisce proprio al documento e alle sue macro-voci di attivi (assets) e passivi (liabilities and owners’ equity).
Per il conto economico ci sono invece più alternative. Le versioni British sono due: Profit and Loss Account ovvero Statement of revenue and expense. Gli americani più semplicemente parlano di Income Statement. In ogni caso, sono proprio i dati del conto economico a consentire il calcolo della performance aziendale tramite il noto indice EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) – tutto sommato riconducibile al MOL (margine operativo lordo).
La mia traduzione migliore per il rendiconto finanziario è cashflow statement.
Infine, la lettura dei dati di bilancio richiede una interpretazione e una spiegazione: a questo serve appunto la nota integrativa che io tradurrei come Explanatory Notes oppure Notes to the accounts
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