29 Ottobre 2024

Brevi considerazioni sulle recenti novità in punto di “cross class cram down”

di Emanuele Artuso
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La scheda di FISCOPRATICO

Tra le modifiche di maggior rilievo promosse dal Correttivo-ter, spicca senz’altro quanto introdotto nel corpus dell’articolo 112, C.C.I.I.

Prima di esaminare in concreto tale novità, conviene muovere dalla ratio della predetta disposizione che, nel riprodurre l’articolo 11, della Direttiva Insolvency, offre una ipotesi “estrema” di omologazione del concordato in continuità. Perché “estrema”? Perché, anche se c’è il voto positivo di una sola classe (c.d. “maltrattata”) si può addivenire comunque all’omologazione della proposta concordataria, così stravolgendo la storica regola della maggioranza.

Ebbene, l’articolo 112, C.C.I.I., integra un evidente favor verso il concordato in continuità e verso la conservazione dell’impresa, ma non solo nell’ottica del favor per il soddisfacimento dei creditori, ma anche (soprattutto?) verso la “clausola generale” della sostenibilità economica dell’impresa (ossia: attenzione ai livelli occupazionali, importanza della conservazione del tessuto socioeconomico, ecc.).

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