Buon Natale!
di Chicco Rossi
Questo è l’ultimo appuntamento dell’anno con Chicco Rossi, infatti, i nostri viaggi in giro per il Bel Paese riprenderanno a gennaio.
Questa breve sosta natalizia sarà l’occasione per andare alla scoperta di nuovi posti, alla ricerca di nuove e rinnovate emozioni, perché ogni luogo che si visita lascia dentro un ricordo che sia bello o brutto ma sempre un ricordo e delle sensazioni.
Oggi però non vogliamo parlare di viaggi, perché il Natale che si avvicina è l’occasione per dedicare il tempo ai propri cari e per tirare le somme di un anno che è passato, non senza difficoltà.
E così è arrivato il Natale, e tu cosa hai fatto?
Questa è la domanda che Chicco Rossi si pone ogni mattina di Natale davanti allo specchio mentre si fa la barba e si riprende dal cenone natalizio. Questa domanda bisogna porsela perché, se è vero che a Natale si torna tutti un po’ più bambini (almeno questo è il refrain che vi propongo da un po’ di tempo), al contempo rappresenta l’occasione, lontani dal caos quotidiano (leggasi comunicati stampa derogatori emessi a pochi giorni dagli adempimenti) di riflessione su ciò che si è fatto, costruito nel corso dell’anno e, soprattutto su ciò che non si è riusciti a fare. Perché il segreto sta nel non accontentarsi mai e nel cercare di pretendersi un qualcosa in più, nel cercare di scavare a fondo nei propri pregi, ma soprattutto difetti, non tanto per soddisfare le pretese o esigenze degli altri ma, soprattutto per noi stessi. Bisogna porsi sempre dei nuovi obiettivi, lanciarsi in nuove avventure, magari ripartendo da zero e quindi azzerando le certezze del passato. Vincere una nuova sfida è sempre più stimolante che svegliarsi un giorno vinti dalla quotidianità.
E così è Natale, auguro a tutti di essere felici alle persone vicine e a quelle care.
Infatti, come detto prima, le festività sono l’occasione, per chi può, di stare vicino alle persone cui tieni, senza spesometri, redditometri, comunicazioni beni ai soci, insomma, la routine quotidiana che purtroppo ci rende stressati e spesso sordi ai pensieri e alle esigenze degli altri. Al contempo non si può negare un pensiero per chi non c’è più ma che rappresenta, nel nostro subconscio, un modello per noi stessi.
Buon Natale e felice anno nuovo. Speriamo sia un buon anno senza timori né paure.
Insieme al Natale arriva anche la fine dell’anno, un anno che ci ha visto affrontare una crisi che pare non abbia mai fine, alla faccia (passatemi il termine) di chi qualche anno fa negava perfino la sua esistenza. Purtroppo, invece, la crisi ci si propone quotidianamente, ma noi siamo un popolo di santi, poeti e navigatori e in qualche modo riusciremo a passare questo momento e a rilanciarci verso un futuro che ci attende. Questo lo dobbiamo ai giovani che verranno, che sono il nostro futuro e il nostro presente. E speriamo, ovviamente che sia una buona annata per l’agricoltura e quindi per la nostra bevanda preferita: quel vino che ci regala emozioni, ci rende più allegri, più gioviali e che ci fa dimenticare per qualche momento quanto di brutto c’è in questo mondo.
E così è Natale, con tutto quello che è successo. Un altro anno se n’è andato e uno nuovo è appena iniziato.
Questo è stato un anno particolare per noi di Ec news, infatti, una persona importante se ne è andata in silenzio, nel suo modo fatto di cortesie, eleganza e signorilità. Chicco Rossi vi deve confessare una cosa: non era lui che doveva occuparsi di questa rivista ma Alessandro Corsini, un signore, e soprattutto un amico prima che un professionista. Io non posso che dire grazie ad Alessandro, per le chiacchierate che ci siamo fatti, discorrendo di libri ma soprattutto di vino. Ma soprattutto devo ringraziare Alessandro per quella serata di un inizio agosto mantovano in cui a cena mi ha saputo consigliare nel modo giusto. Ogni tanto, stanchi di “combattere” con decreti cervellotici (ricordo ancora la battuta sulla dichiarazione di Calderoli che la soluzione per l’Italia era tassare il nero: va a capire a che tipologia di nero volesse fare riferimento) ci dicevamo, tra il serio e il faceto, che dovevamo mettere su una casa vinicola, lui mi diceva che aveva delle biolche e io, ridendo gli rispondevo che al massimo potevamo coltivarci gli asparagi, non certo produrci vino, nemmeno chiamando Tachis.
Non resta che augurare un buon Natale e un felice anno nuovo ai vecchi amici, a quelli nuovi e a quelli che non ci sono più ma che ci guardano da lassù.
P.S. 1 – L’albero nella fotografia è quello che Chicco Rossi ha fatto un sabato di dicembre nel suo buen retiro di campagna dove torna bambino perché è lì che ha passato la sua infanzia, facendosi forza, vista la dimensione, sorseggiando una bottiglia di S. Maddalena che gli ha portato un amico che ogni tanto lo fa arrabbiare ma che alla fin fine, ritenendolo un amico, lo perdona sempre perché è giusto così.
P.S. 2 – Ho provato a convincere uno dei due direttori (indovinate quale) a postare una sua fotografia con le corna da renna ma non ha voluto. Sarà per l’anno prossimo, è una promessa.
P.S. 3 – Ho utilizzato alcune frasi di una canzone di Natale, chi indovina quale è si guadagna una bottiglia di vino della cantina di Chicco Rossi.