ACCERTAMENTO

Il criterio comparativo negli accertamenti di valore impone l’allegazione degli atti

Sugli accertamenti di valore ai fini dell’imposta di registro e delle imposte ipocatastali, gli Uffici procedono in ordine sparso. Come noto, l’art. 51 co. 3, del d.P.R. 131/86, prevede espressamente che l’Amministrazione finanziaria possa rettificare il valore degli immobili (si tratta soprattutto di terreni edificabili) sulla base dei valori indicati in altri atti, risalenti a…

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Le verifiche fiscali alle società sportive dilettantistiche

Negli ultimi anni abbiamo assistito all’ importante azione di controllo intrapresa dall’amministrazione finanziaria nei confronti delle realtà sportive dilettantistiche finalizzata ad intercettare e neutralizzare le ipotesi di abuso della disciplina fiscale agevolativa prevista in favore di tali enti. Con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 20/10 e quella della Guardia di Finanza n. 1/08, infatti,…

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Non c’è pace per le cessioni d’azienda

La Corte di Cassazione è tornata, con la sentenza n. 21632/14 del 14 ottobre, ad affrontare il tema, annoso, degli accertamenti sulle compravendite di complessi aziendali. La pronuncia è stata favorevole al contribuente accertato, vincitore in primo grado e soccombente nel secondo, che ha visto cassata la sentenza impugnata con il rinvio ad altra sezione…

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Incostituzionale la previsione prelevamento = compenso

Il giorno 6 ottobre, la Corte Costituzionale ha depositato la sentenza n.228 con cui viene dichiarata illegittima – con riferimento al mondo del lavoro autonomo – la parte dell’articolo 32 del DPR 600/1973, nella quale eventuali prelevamenti dai conti correnti bancari (o, più in genere, dismissioni da rapporti finanziari) non transitati nelle scritture contabili o…

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La società sopravvive all’estinzione solo per il Fisco

Come è noto, il 19 settembre scorso il Governo ha approvato la seconda versione dello “Schema di Decreto Legislativo recante semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata” in attuazione della L. n. 23/2014, che ha disposto la delega al Governo per l’attuazione di un sistema fiscale più equo, trasparente ed orientato alla crescita. Nel capo…

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Non smentire l’accertamento standardizzato costa caro al contribuente

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 17646/2014, ha statuito che l’onere della prova in merito alla non applicabilità dei valori parametrici in materia di accertamento (e la conseguente irrilevanza delle risultanze emergenti nel segno dello scostamento da essi) grava in capo al contribuente, il quale è tenuto a dimostrare in contradditorio l’esistenza di condizioni…

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Costi per carburanti ed accertamenti fiscali

Ad un anno dalla  pubblicazione dell’interessante articolo di Luca Caramaschi  sull’inserimento delle schede carburanti  nello spesometro, torniamo nuovamente sull’argomento  dei costi  per carburanti  al fine di soffermarci sui suoi  “difficili” rapporti con il Fisco.  E non potrebbe essere diversamente, dato che i predetti costi sono presenti come componenti negativi di reddito nella stragrande maggioranza di titolari…

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Accertamenti da studio di settore: attività difensiva pre-contenzioso

Da qualche mese, l’Agenzia sta notificando più “intensamente” ai nostri assistiti, che risultano non congrui alle risultanze degli studi di settore, inviti al contraddittorio: si contesta il mancato raggiungimento dell’obiettivo “ricavo puntuale” e si apre appunto un obbligatorio contraddittorio con il contribuente. I fatti e le circostanze dedotte dall’Ufficio dovrebbero consentire a quest’ultimo di determinare…

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La scientificità degli studi di settore

Capita, a volte, di confrontarsi tra colleghi sulle proprie esperienze professionali, interrogandosi se si trascura qualche riflessione, se si è preso un abbaglio, o altro ancora. Così nasce questa riflessione che ha per oggetto il risultato degli studi di settore per il comparto dei lavoratori autonomi: ci si arrovella, si approfondisce la materia e, sovente,…

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Il mancato contraddittorio legittima i parametri

Con la sentenza n. 17646 del 6 agosto 2014, la Cassazione si è espressa sullo scostamento accertato tra il risultato ottenuto attraverso l’applicazione dei parametri e quanto esposto in dichiarazione, disponendo che la differenza deve essere giustificata non dall’ufficio, bensì dal contribuente attraverso il contraddittorio. L’Agenzia delle entrate è ricorsa per Cassazione avverso la sentenza…

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